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La Roma è più della Lazio ma alla fine arriva solo un pareggio

Un legno per tempo da parte della Roma che conferma di avere una condizione psicofisica migliore degli avversari. Alla fine si resta sullo 0-0 in un derby giocato a ritmi alti e con due squadre che hanno provato a vincere. La sfida a scacchi tra Inzaghi e Di Francesco finisce in parità.
A cura di Alessio Pediglieri
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Finisce a reti inviolate ma all'Olimpico non sono mancate le emozioni tra Lazio e Roma che hanno provato a fronteggiarsi a viso aperto. Una gara disputata a ritmi alti anche se in modo incostante con i giallorossi che sono stati i migliori ai punti: due legni colpiti e le migliori occasioni da gol. Per Simone Inzaghi una serata difficile soprattutto nel finale quando la Lazio resta in dieci ma un punto nel derby torna sicuramente utile per smuovere lo stesso la classifica.

DiFra sceglie la Lupa d'attacco

La Roma è ‘ospite' all'Olimpico ma sono i giallorossi di Di Francesco a fare il primo tempo: messi meglio in campo, con la doppia punta che tiene bassa la Lazio, la ‘Lupa' riesce ad essere più pericolosa. Il furore agonistico visto con il Barcellona sembra intatto e l'approccio al derby appare perfetto. In mediana c'è Nainggolan tornato a livelli imperiali e in avanti Dzeko fa sempre paura.

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Inzaghi risponde con Anderson vicino a Immobile

La Lazio risponde con un piglio più frenato, per Simone Inzaghi la scelta è andata su Felipe Anderson, compagno di reparto del solito Immobile, capocannoniere di serie A ma il brasiliano ispira poco la punta italiana che resta imballata in fase di tiro. Complice la difesa giallorossa ma anche la poca reattività dei compagni che sembrano timorosi.

Pali, espulsioni, zero gol

L'occasione di Bruno Peres

L'occasione migliore è della Roma: Nainggolan infila la difesa laziale e offre l'assist perfetto per Bruno Peres che incrocia sul secondo palo ma trova solo il legno e non la gioia del gol. La Lazio è frastornata, Inzaghi serra le fila per arrivare indenne a fine primo temèo, ma capitan Lulic e compagni appaiono sempre in costante ritardo sui palloni.

Lukaku e Luis Alberto danno vigore alla Lazio

Serve cambiare ma a farlo per primo è Di Francesco che toglie un inconsistente Schick per Under, dando più velocità nella costruzione di manovra. La Lazio è lenta, macchinosa, Fazio e Manolas riescono sempre a riorganizzare la fase difensiva, tanto che è Simone Inzaghi a optare per il doppio cambio: Lukaku e Luis Alberto per Anderson e Lulic, dando forze fresche senza cambiare modulo.

Manolas esce per infortunio

Con i nuovi entrati la Lazio prende più confidenza e riesce a schiacciare una Roma che rifiata e fatica a mantenere certi ritmi per molto tempo. Ne nascono delle verticalizzazioni che mettono in difficoltà la retroguardia giallorossa soprattutto dopo l'uscita forzata di Manolas, ko per un problema al polpaccio.

Espulso Radu, Lazio in 10

L'episodio che può cambiare la gara arriva al 36′ della ripresa quando Radu si prende il secondo giallo lasciando la Lazio in balia della Roma che aumenta il pressing. Fuori Immobile e dentro Bastos a copertura della difesa, mentre per Di Francesco c'è El Sharaawy che rileva Bruno Peres con l'intento di sfruttare la velocità del Piccolo Faraone.

Doppio Dzeko, ma il gol non c'è

Nel finale, le cose migliori: Dzeko si sveglia dal letargo e in un minuto sfiora il gol due volte: nella prima occasione è Starkosha a superarsi, nella seconda, il colpo di testa è forte e preciso ma impatta sulla traversa. La posta viene così divisa, tra Lazio e Roma: un punto a testa che smuove la classifica ma che lascia più scontenti i giallorossi dei celesti

I top del Derby

Dzeko, Peres, Nainggolna tra la Roma

Sicuramente tra i migliori, Dzeko ha confermato di essere il terminale offensivo di cui la Roma e Di Francesco non possono fare a meno. Sue le occasioni migliori nel finale di partita e tanta corsa e dedizione alla causa per tutti i 90 minuti.
Anche Bruno Peres, finchè il fiato e le gambe hanno retto, ha svolto il proprio compito  senza sbavature prima sull'out sinistro poi su quello destro confermandosi prezioso jolly. Il palo colpito nel primo tempo urla ancora vendetta. Anche Nainggolan ben oltre la sufficienza anche se a corrente alternata: quando ha provato a crescere in mediana, difficilmente la Lazio l'ha contenuto.

Milinkovic, Lukaku e Luis Alberto nella Lazio

Per la Lazio applausi al solito Milinkovic-Savic che si mostra vero leader nel momento del bisogno: quando la squadra dovrebbe soffrire e rintanarsi perché in inferiorità numerica, è lui ad alzare la testa e suonare la carica. Non a caso l'ultimo acuto della gara porta il suo nome. Bene anche due giocatori subentrati dalla panchina: Lukaku e Luis Alberto che hanno dato vivacità soprattutto in fase di costruzione.

I flop del derby

Schick, chi l'ha visto?

Male nella Roma Schick, che Di Francesco sostituisce anche se nessuno se ne accorge. L'ex Samp è fuori fase, non riesce a trovare e ritagliarsi gli spazi in coppia con Dzeko, scomparendo. Mai un acuto, mai un assolo e quando gli si chiede di giocare più lontano dall'area avversaria, fatica a tenere la posizione.

Immobile, di nome e di fatto

Anche Immobile non c'è stato nel derby: il capocannoniere della Lazio non incide mai, se non in una occasione quando smorza in diagonale un buon pallone. Ma da uno come lui si pretende molto di più. Insufficienza anche per Radu che ha il demerito di lasciare la Lazio in 10 e in sofferenza.

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