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La Roma come Chelsy Davy: il tweet ironico per la finale di Champions League

Nel giorno della finale di Champions League la Roma non dimentica il torto subito. Nella seconda semifinale contro il Liverpool la strada per Kiev venne interrotta da evidenti errori arbitrali a favore degli inglesi. Ma il club giallorosso si presenta lo stesso all’appuntamento: come Chelsy Davy al royal weeding inglese.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' il giorno della finale di Kiev, di Champions League, con in palio lo scettro d'Europa. Di fronte, Liverpool e Real Madrid, due squadre che si confronteranno con diverse ambizioni e prospettive. Il Real per vincere la sua 13a Coppa, la terza consecutiva per entrare nella storia. Il Liverpool per ritrovare il successo continentale e spezzare l'egemonia spagnola. Tra i due, c'è però un terzo incomodo, la Roma.

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I grandi esclusi. Il club giallorosso è il grande escluso dalla finale, insieme al Bayern Monaco: entrambi i club hanno recriminato nelle rispettive semifinali, per torti arbitrali che ne hanno condizionato la mancata qualificazione. Così, proprio nel giorno in cui a Kiev poteva esserci una finale differente, la Roma ha deciso di metterla sull'ironia, twittando il proprio dispiacere.

Come Chelsy Davy. Il club giallorosso su Twitter ha pubblicato una foto di Chelsy Davy alle nozze di Harry e Meghan. Chi è? E' la storica ex fidanzata del principe d'Inghilterra, invitata al matrimonio, che durante il "royal wedding" avrà penato a cosa sarebbe potuto accadere se sull'altare ci fosse stata lei e non qualcun altro.

Ironia per lenire la rabbia. Uno sliding doors che è appartenuto anche alla Roma e al popolo giallorosso all'indomani del successo – inutile – dell'Olimpico sul Liverpool nella semifinale di ritorno. Uno stato d'animo che oggi, con un'autoironia da applausi, appartiene al club giallorosso che guarda a Kiev con fastidio e delusione.

Il rammarico di non esserci. Nel giorno della finale di Champions, la Roma ha scelto dunque l'ironia per esprimere il proprio stato d'animo, cioè di chi sognava di essere a Kiev ma non ha potuto concretizzare un sogno per colpa delle scelte arbitrali che hanno permesso al Liverpool di arrivare fino in fondo alla massima competizione continentale.

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