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La rivoluzione della Lega Pro: il calcio saluta la tv e apre a internet

Il terzo campionato italiano ha infranto l’ultimo tabù: lasciare le televisioni e trasmettere in diretta, gratuitamente, integralmente tutte le partite via web. I primi dati sono entusiasmanti e il mercato è virtualmente infinito. L’idea nata seguendo l’esempio della Lega Volley.
A cura di Alessio Pediglieri
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In principio fu la Radio. Poi arrivò l'era della televisione. Oggi il presente – ma soprattutto il futuro – corre lungo il filo virtuale di internet. In poche parole abbiamo riassunto la storia dei Media attorno allo sport e al suo racconto, non solamente calcistico. Se è vero infatti che il tubo catodico continua a farla da padrone, chiudendo contratti pluriennali faraonici per gestire in esclusiva o in accordo i diritti tv della Serie A, della Serie cadetta e dei principali eventi internazionali (basti pensare al Circo dell F1 o al Motomondiale) è pur vero che tutto il ‘sottobosco' fatto di discipline con meno visibilità o il panorama calcistico di terzo e quarto livello hanno deciso di dare una svolta storica ad un trend che li sta conducendo alla periferia dello sport.

Via web: partite gratis, accessibili a tutti. Anche se molti non ne parlano e non stiano dando risalto all'evento – per evidenti motivi di interesse – ciò che sta accadendo in Lega Pro ha dell'evento storico. Il terzo campionato italiano sta permettendo a milioni di potenziali spettatori di poter assistere in diretta, in tempo reale e soprattutto gratuitamente all'intero palinsesto di partite in programma durante il fine settimana. Senza abbonamenti, parabole o sottoscrizioni particolari. Una rivoluzione copernicana che certo non fa tremare le fondamenta degli accordi milionari conclusi dalla Lega Calcio Serie A con i network in chiaro o in esclusiva satellitare ma di certo una ventata di ossigeno per tutto quel movimento che da sempre si è dovuto accontentare delle briciole lasciate dai club e Leghe più blasonate.

60 gare in diretta: gli sponsor fanno la fila. I numeri sembrano essere dalla parte di questa scelta. Attraverso l'accordo con una piattaforma dedicata, il cui nome è già un biglietto da visita importante, "Sportube", la Lega Pro ha investito per cablare tutti e 60 i campi attivi nel campionato con telecamere, parabole e cronisti, permettendo lo streaming live di ogni singolo incontro. Dividendo col broadcaster ricavi e spese e permettendo ai centinaia di piccoli sponsor fino a ieri sfiduciati nell'investire in un campionato di nicchia, di avere una visibilità virtualmente sconfinata e che già comporta dei numeri che – alla mano – hanno un valore commerciale importantissimo. Solo per Reggina-Messina, il sito che ha trasmesso il live ha contato oltre 100mila contatti. Un tam-tam che è diventato tanto virale che molti siti locali hanno già chiesto a Lega Pro e a Sportube di poter trasmettere attraverso i loro portali le gare delle squadre che interessano, creando un collegamento audio-video direttamente dal sito. Ovviamente a pagamento.

L'esempio del volley e il progetto del basket. E' un po' l'uovo di Colombo per il calcio, visto che in altre discipline questa via era già stata battuta e sta per venire praticata nel prossimo futuro. Sul sito, infatti, si erano già chiusi accordi per il campionato di pallavolo con un accordo con la Lega Volley che ha già abbandonato di fatto da un anno la via delle televisioni, preferendo alla ‘carità' del tubo catodico l'avventura via web. Anche in questo caso, ottimi riscontri tanto che si proseguirà anche quest'anno che è oramai alle porte. E insieme al volley si sta muovendo la Lega Basket. Che ha già venduto i diritti per la stagione 2014/2015 ma che avrebbe alle porte una webTv autoprodotta sul proprio portale. Quest'anno sarebbe l'anno ‘zero' senza dirette ma con approfondimenti, pre e post partita, registrare e partite storiche. Un viatico per lanciare dal prossimo anno le dirette delle gare di pallacanestro in diretta, senza passare dalle Forche Caudine delle televisioni.

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