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La rivelazione di Ozil: “Avevo lasciato il calcio per il ping pong”

Mesut Ozil, uno dei calciatori più talentuosi in assoluto, campione del mondo con la Germania e attualmente il giocatore più pagato dell’Arsenal, quando era un ragazzino fu sul punto di lasciare il calcio per il ping pong che divenne la sua grande passione, e anche in quello sport era molto bravo.
A cura di Alessio Morra
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Di Mesut Ozil si parla tanto da mesi, il tedesco è uno dei giocatori più talentuosi al mondo, ma dal Mondiale in poi ha combinato molto poco, in Germania è stato criticatissimo, con Emery non ha iniziato con il piede giusto, è scivolato per una mai chiarita vicenda extra campo, adesso è tornato e lo ha fatto alla grande segnando un gol bellissimo in Arsenal-Bournemouth. Ozil in una recente intervista ha rivelato che c’è stato un punto nella sua vita in cui è stato a un passo da lasciare il calcio, non perché non aveva più molta voglia, ma perché si era innamorato del ping pong.

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Ping Pong meglio del calcio, ma solo per tre mesi

Nel match-program dell’ultima sfida casalinga dell’Arsenal è stata pubblicata un’intervista di Ozil che ha rivelato che quando aveva 11 o 12 anni decise di mollare il calcio per il ping pong, iniziò subito a vincere, capì di essere un piccolo fenomeno poi si arrese contro l’allenatore e capì di dover tornare al calcio:

Ero molto bravo anche nel ping pong, ci giocavo a scuola quando avevo 11 o 12 anni. Mi hanno subito inserito nella squadra scolastica e nel mio primo torneo ho battuto tutti i miei avversari. Ho giocato anche contro il mio allenatore. Era davvero bravo, alla fine ha vinto lui, ma è stata una bella sfida. Non mi ero disinnamorato del calcio, ma in quel momento mi stavo divertendo di più con il ping pong. Dopo qualche tempo ho pensato che il ping pong non era ciò che volevo fare nel mio futuro. Il calcio mi mancava molto. 

La carriera di Ozil

Bene ha fatto il numero 10 dei Gunners a tornare a giocare a calcio. Il Mondiale vinto luccica nella sua carriera e nella sua bacheca, tre stagioni con il Real, sei con l’Arsenal, undici titoli vinti, inclusa una Liga e più di novanta partite con la sua nazionale.

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