La rivelazione di Luigi De Laurentiis: ‘Mio padre ha comprato il Napoli per noia’

Dopo Edoardo anche Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio patron del Napoli, inizierà ad occuparsi di calcio giocato dopo quanto fatto con la Filmauro. Il nuovo presidente del club pugliese ha un progetto sportivo importante ma punterà anche sul rilancio dell’immagine di una città e di una regione riconoscibili nel mondo. In un'intervista che ha rilasciato un'intervista ai microfoni dell'edizione online de La Gazzetta dello Sport, il figlio maggiore del numero uno del club partenopeo ha svelato alcuni retroscena sull'acquisto del club azzurro:
Mio padre si era operato al menisco e annoiandosi in clinica lesse del fallimento del Napoli. Siccome quando lui è fermo impazzisce, perché di solito lavora anche la domenica alle 6 del mattino, ha provato un acquisto che anni prima era fallito con Ferlaino. A quel punto, rilevato il Napoli dal Tribunale, ha chiamato dicendomi di rientrare, perché con gli impegni nel calcio avrei dovuto occuparmi di più della Filmauro. E invece di restare a lavorare in California, sono tornato a Roma.
Luigi nuovo presidente del Bari
Come anticipato prima, Luigi è il nuovo presidente dell'AS Bari Calcio e qualche giorno fa c'è stata la presentazione dell'organigramma societario, che vedrà protagonisti Matteo Scala come club manager e Giovanni Cornacchini come allenatore. Durante la conferenza stampa Aurelio De Laurentiis ha lanciato, in maniera voluta e incisiva, una frecciata al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, con il quale è ai ferri corti per la questione stadio:
Il calcio da stadio è una concezione un po' provinciale, è una coreografia. In Inghilterra ci sono coreografie composte, fuori dallo stadio sono un po' scomposte. Il Napoli ha 40 milioni di tifosi, vogliamo fare un conteggio di quanti sono contro di me e quanti dalla mia parte? Questo stadio (il San Nicola) vale cento volte il San Paolo. Dovete ringraziare il vostro sindaco che ha avuto la forza di far fare la manutenzione. Questa mattina, quando sono entrato, ho pensato: `Avessimo noi un primo cittadino cosi´ a Napoli.