La rivelazione di Keane: “Ho rischiato l’amputazione del piede per andare al Mondiale”

Seguire i sogni può costare qualche sacrificio ma, a volte, non bisogna perseverare. A spiegarlo è Michael Keane, calciatore dell'Everton, che lo scorso anno per provare a inseguire il sogno Mondiale 2018 per poco non ha rischiato l'amputazione di un piede. Il calciatore britannico ha raccontato al Times di come la voglia di essere convocato per la Coppa del Mondo in Russia, a cui tra l’altro alla fine non ha preso parte, lo ha portato quasi a dover smettere di giocare a calcio per colpa di un infortunio, all’apparenza non troppo grave, ma che poteva costargli carissimo.
Tutto ha inizio da un intervento subito da Keane in una partita di League Cup contro il Sunderland che all’inizio sembra una semplice botta e per questo motivo difensore dell’Everton decide di giocarci sopra ma non è stata una grande idea:
Ho continuato a giocare, ma sentivo che qualcosa non andava. I tacchetti dell’avversario avevano lasciato un buco sui miei scarpini. A fine primo tempo mi faceva male il piede, ma non ci ho fatto nulla e ho giocato il secondo tempo e quando ho tolto gli scarpini c’era sangue ovunque.
Keane non aveva nessuna intenzione di perdere il posto nei Toffees perché gli avrebbe sicuramente precluso l'accesso alla lista dei convocati per il Mondiale, e dopo essersi medicato la ferita è stato costretto a indossare scarpini di due numeri più grandi perché il piede è gonfio e ha perso la sensibilità. Il calciatore classe 1993 di Stockport ha continuato a raccontare la sua storia e ha affermato:
Riuscivo a colpire il pallone, ma non lo sentivo bene. Ho giocato bene contro il Burnley, ma dopo quella partita le cose sono decisamente peggiorate. Se avessi continuato a giocare l’infezione sarebbe arrivata ancora più su e mi hanno detto che avrei anche potuto perdere il piede.
Dopo il match contro l’Arsenal le condizioni di Keane sono diventate davvero pericolose visto che l’infezione si è estesa alla gamba e lo ha costretto a correre in ospedale. Alla fine il periodo di stop c'è stato e Keane è tornato in campo dopo qualche settimana ma Gareth Southgate non lo ha convocato per il Mondiale. Lo stesso Keane ha confessato che quella di continuare a giocare non è stata la scelta migliore: "Forse non è stata la miglior idea continuare a giocare, ma non ho rimpianti".