Fabio Quagliarella, l’eroe di Chelsea-Juventus tornerà ad essere panchinaro?

Dall'ombra alla ribalta nel giro di pochi minuti. Fabio Quagliarella, il bomber dimenticato, non poteva trovare occasione migliore per ricordare la sua esistenza nel mondo del calcio, gridando forte il suo orgoglio e la sua sete di rivalsa. Quando Carrera ha deciso di buttarlo nella mischia, al posto di Giovinco, probabilmente quasi nessuno se ne è accorto. Ma poi l'exploit di Quaglia ha lasciato il segno. L'attaccante campano ha colto l'attimo, è stato il giocatore giusto al momento giusto. Si è rivelato l'uomo del destino che ha permesso alla Juve di pareggiare contro il Chelsea all'esordio in Champions League. "So solo io quello che ho sofferto in questo periodo e questo gol lo dedico a me stesso", una dedica intima e personale quella di Quagliarella, il suo gol allo Stamford Bridge lo ripaga di tutte le volte in cui è stato lasciato in panchina a guardare, una grande soddisfazione dopo lasso di tempo difficile dal punto di vista professionale. Il guizzo vincente del bianconero ha generato una marea di consensi, tutti si sono affrettati nel complimentarsi con il redivivo Quaglia. Strano il calcio (!), ha il potere di far diventare idoli giocatori di cui l'istante prima non si ricordava l'esistenza. Un fascino, questo, che è sempre un'arma a doppio taglio: un giorno sei nessuno, il giorno dopo sei un idolo o viceversa. E' una giostra di episodi mutevoli, nel bene o nel male.
Per ora, però, è giusto che Fabio Quagliarella si goda il suo momento di gloria, uno stato di grazia che potrebbe anche tramutarsi in uno status permanente. I miracoli, nel calcio, sono possibili.