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La rinascita di Quagliarella: dall’incubo stalker al record di gol di Sheva in Serie A

Fabio Quagliarella non smette di sorprendere. Dopo l’incubo rivelato pubblicamente qualche mese fa, il bomber della Sampdoria sembra essere rinato. Dalla pace fatta col pubblico del Napoli alla fascia da capitano di Giampaolo, oggi il #27 dei blucerchiati ha messo a segno il suo gol numero 127 in Serie A raggiungendo Shevchenko nella classifica marcatori all time.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un gol per sperare ancora di trascinare la sua Sampdoria in Europa League. Un gol che vuol dire 19 reti in una sola stagione e record su record battuti, ma soprattutto la gioia di aver raggiunto un certo Andriy Shevchenko al 43° posto della classifica marcatori all time di Serie A con ben 127 gol. E’ una stagione da incorniciare per Fabio Quagliarella, l’uomo prima ancora del calciatore, capace di superare ostacoli difficili di fronte al quale sembrava essersi fermato subendo anche le critiche di chi non poteva minimamente cosa stesse affrontando il numero #27 della Sampdoria.

Nessun rimpianto per gli anni trascorsi a convivere con problemi che non avevano nulla a che fare con il calcio e che forse hanno leggermente rallentato la sua carriera ma che oggi è messo alle spalle. Il gol realizzato contro il Cagliari (nonostante un rigore fallito), ha messo in evidenza ancora una volta l’ottima forma fisica e mentale di questo ‘ragazzo’ 35enne che non ha alcuna voglia di smettere. Andiamo dunque a vedere cosa è cambiato nella vita di Quagliarella che oggi l’ha portato ad essere nuovamente uno dei più grandi bomber del nostro campionato.

La vicenda stalker è ormai alle spalle

Ben 19 gol stagionali, l’ultimo realizzato nella gara vinta 4-1 a ‘Marassi’ contro il Cagliari. È stata decisamente una stagione d’oro per Fabio Quagliarella. Tra il rinnovo del contratto fino al 2019, le reti in questo campionato e l’uscita definitiva dalla dolorosa vicenda di stalking che lo ha coinvolto negli ultimi anni, il numero #27 blucerchiato sembra rinato. Cinque interminabili anni in cui Fabio Quagliarella ha vissuto nel terrore.

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Colpa di un poliziotto che lo telefonava nel cuore della notte, con tante minacce, accuse di pedofilia e camorrismo: di tutto di più che Quagliarella ha sopportato senza mai fiatare. Poi la condanna in tribunale del finto amico: “Mi chiamo Fabio Quagliarella, negli ultimi cinque anni la mia vita è stata un inferno e ora vi spiego il perché”. Da quando si è liberato del peso che gravava su di sé l’attaccante napoletano è tornato a fare gol con impressionante regolarità.

Pace fatta con il pubblico del Napoli

Ma un’altra tappa importante della sua rinascita doveva passare per la sua terra di nascita: Napoli. A 26 anni giocò con gli azzurri, la squadra per cui ha sempre fatto il tifo. Furono 11 nel 2009-10 i gol, ma segnare lì era tutta un'altra storia. Era come se avessi fatto 100 gol in un anno", aveva dichiarato. È scappato via da Napoli per lo stalking e ha fatto finta per anni di essere felice della scelta di andare alla Juventus, prendendosi, in silenzio, gli insulti del popolo napoletano.

Quagliarella al quarto posto nella classifica marcatori di Serie A (Transfermarkt)
Quagliarella al quarto posto nella classifica marcatori di Serie A (Transfermarkt)

E qualche anno più tardi dopo un rigore segnato al ‘San Paolo’ con la maglia del Torino, si prese anche i fischi dei tifosi azzurri. Ma dopo aver fatto conoscere a tutti la sua storia, ha ricevuto le scuse di tutti. E ora la Samp se lo tiene stretto. "Tornare al Napoli sarebbe il mio sogno", disse Fabio, che ora è felice e spensierato e ha gran voglia di chiudere, magari, la sua carriera all’ombra del Vesuvio.

La fascia da capitano nella Samp di Giampaolo

Nelle ultime due partite a ‘Marassi’ è arrivata anche la ciliegina sulla torta: la fascia da capitano. Una responsabilità di cui il diretto interessato si è dichiarato orgoglioso e che lo colloca in un gotha ristretto. Giampaolo ha deciso di affidare all’ex Juventus la responsabilità di una squadra giovane che ha solo bisogno di essere trascinata da un uomo d’esperienza come lui.

Il rendimento attuale con la Samp (Transfermarkt)
Il rendimento attuale con la Samp (Transfermarkt)

Il gioco del tecnico della Sampdoria sembra davvero essergli stato cucito addosso con Fabio sempre pronto a sfruttare gli spazi lasciati liberi da Zapata o dalla punta di turno che affianca il bomber napoletano. Senza considerare i tanti palloni interessanti che i vari Ramirez, Praet e Linetty, riescono a mettere sui piedi del numero #27 blucerchiato che quasi sempre riesce a insaccare il pallone in rete. Questa Sampdoria pende dai gol di Fabio che non ha alcuna voglia di smettere.

I primi gol di una stagione da incorniciare

Oggi Fabio sembra tornato il giocatore fenomenale che era qualche anno fa. 7 gol nel finale della scorsa stagione, addirittura 9 dall'inizio di questa fino ai 19 attuali. La Samp ad oggi respira ancora profumo d'Europa e Fabio vede già vicinissimo il suo ennesimo record di gol in Serie A, raggiunto tre volte. 13 con la Samp nel 2005-06, con l'Udinese nel 2008-09 e con il Torino nel 2014-15.

3 gol in 3 mesi ma numeri comunque sorprendenti (Transfermarkt)
3 gol in 3 mesi ma numeri comunque sorprendenti (Transfermarkt)

Ne ha già segnati 19 quest'anno ed è il miglior bomber italiano dopo Immobile (nonostante i 34 anni). Ben 127 gol in Serie A (con il gol al Cagliari) per uno dei miglior bomber del decennio, che forse sarebbe stato ancora più forte senza i problemi lontano dal campo e senza l'infortunio che lo fermò quando faceva volare la Juve di Delneri nel 2010-11 (squadra che sprofondò nel finale di campionato).

Il record di Shevchenko raggiunto in attesa del gol numero 20

E’ rimasto strozzato in gola a Fabio Quagliarella l’urlo del suo secondo gol personale in Sampdoria-Cagliari. La mira poco precisa sul rigore, però, non ha permesso al capitano doriano di festeggiare la doppietta e di raggiungere l’invidiabile traguardo di 20 gol in campionato, un vero e proprio record che nessuno avrebbe pronosticato a inizio campionato. Rimangono dunque tre partite a Quagliarella (Sassuolo, Napoli e Spal) per questo ennesimo record di un campionato che è già andato oltre ogni più rosea aspettativa, ma che manca ancora di quella ciliegina sulla torta che, certamente, sarebbe rappresentata dal numero tondo in classifica marcatori.

Nel frattempo, l’attaccante doriano può godersi il 43° posto nella classifica marcatori di tutti i tempi, al pari di Andriy Shevchenko. Nel mirino, ora, ci sono Gianni Rivera e Roberto Bettega con 128 e 129 reti siglate rispettivamente. Obiettivo non difficile da raggiungere.

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