Morata è rinato: “L’infortunio mi aveva ucciso, fuori dal tunnel grazie a mia moglie”
Alvaro Morata sempre più determinante per il Chelsea di Maurizio Sarri. L'ex tecnico del Napoli sembra aver rigenerato il bomber spagnolo regalandogli una seconda giovinezza sportiva e trasformandolo nell'attaccante da gol che si era già palesato ai tempi del prestito in bianconero. A confermarlo è lo stesso Alvaro Morata che in una intervista al The Guardian ha ammesso la propria rinascita.

Il tutto a seguito del periodo più nero della propria carriera costellato dal brutto infortunio che lo ha costretto a restare ai margini per moltissimo tempo, aprendogli un baratro nel quale ha rischiato di cadere. Poi, la reazione, grazie al tecnico dei Blues, della propria famiglia e della moglie capace di avergli dato la serenità necessaria per rilanciarlo ad altissimi livelli.
La rinascita sotto Sarri. Non è la prima volta che un giocatore si ritrovi a ringraziare Maurizio Sarri perché riesce a ottenere il meglio sul profilo professionale. A Napoli, Higuain ottenne il suo più alto momento in carriera con lo strepitoso score di 36 gol in 36 partite di campionato. Oggi a Londra, tocca ad Alvaro Morata che nell'ultimo mese si è ritrovato ad essere sempre più al centro della scena con 5 reti nelle ultime sei prestazioni.
L'infortunio, il baratro, la reazione. A Londra, Morata ha ritrovato se stesso, con il lavoro, l'impegno e l'aiuto delle persone a lui più care: "Voglio vincere con questa squadra e abbiamo ottime possibilità di farlo. Adesso sto bene, al di là di fare gol, penso ai compagni e al bene comune". Un giocatore diverso rispetto al passato, più forte anche grazie all'infortunio: "L’infortunio mi ha letteralmente ucciso, perché i medici non sapevano cosa avessi. Era tutto strano. Ora sto bene, ma nell’ultimo mese della scorsa stagione ero davvero molto vicino al baratro".
L'aiuto della moglie. La presa di coscienza è arrivata grazie alla famiglia, alla moglie di Alvaro, che lo ha capito e sostenuto, fino a ridargli fiducia in se stesso: "Nessuno tranne mia moglie, sa quanto è stato difficle l’anno scorso e la passata stagione. La cosa più importante è che, finalmente, ho trovato la strada giusta e la mia testa è ok: nel calcio la condizione fisica è molto importante ma la testa lo è molto di più.