La rabbia di Montolivo: “Scandaloso fischiare chi esce in barella”

Potrà non piacere quando scende in campo, ma nessuno potrà mai accusarlo di scarsa personalità e di ignoranza. A poche ore dal derby, Riccardo Montolivo ha confermato di meritare la fascia di capitano del Milan con parole forti e chiare: figlie del forte pregiudizio nei suoi confronti che lo accompagna ormai da mesi. Intervistato da "La Repubblica", il centrocampista della Nazionale ha esordito ricordando l'infortunio con la Spagna e la sua uscita dal campo tra i fischi: "Fischiare uno che esce in barella è scandaloso – ha spiegato il giocatore – Gli insulti sui social? Come ha detto Umberto Eco, hanno purtroppo dato voce a legioni di imbecilli. Rispetto le critiche, ma si è esagerato. Ecco perchè ho voluto rispondere tramite Facebook. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà e affetto, di compagni, avversari, atleti di altri sport. Il tifo fa perdere lucidità, e i social diventano valvola di sfogo".
L'orgoglio di Riccardo
Oggi, come domani, Montolivo sarà costretto a guardare l'Italia e il Milan solo alla televisione: "La maglia azzurra è speciale e nelle grandi competizioni senti dietro di te l'intera nazione – ha continuato Montolivo – È un’emozione bellissima. Italia-Germania? Non è mai un'amichevole e per me è speciale. Mi sento anche un po' tedesco (madre e nonni materni sono nati in Germania, ndr) e porto scarpette e parastinchi con le due bandiere". Il maledetto crociato rotto, lo sta tenendo fuori anche dal sorprendente Milan di Vincenzo Montella: tra poche ore in campo nel derby. L'ultimo pensiero del 31enne di Caravaggio è proprio per la sua squadra: "Devo ringraziare i compagni del Milan che, a Verona, hanno sventolato la mia maglietta – ha concluso – Quando ti infortuni capisci chi ti sta vicino sempre e chi invece lo fa solo quando gli conviene. La mia carriera? Orgoglioso, anche se non piace alla critica. Gli allenatori e i ct che ho avuto mi hanno sempre dato fiducia. Erano tutti pazzi?".