La rabbia di Luis Alberto: “Non vogliono la Lazio tra le prime 4 in classifica”
La rabbia e la grinta di Luis Alberto – autore del gol che ha accorciato le distanze – non sono bastate alla Lazio per riuscire ad acciuffare il pareggio all'Olimpico di Roma contro il Torino. Alla fine del primo tempo, dopo quel pasticciaccio brutto che ha portato all'espulsione di Immobile (provocato, affronta Burdisso faccia a faccia e gli rifila una testata) e alla mancata concessione del calcio di rigore in favore dei capitolini per un tocco di mano di Iago Falque. Succede tutto nel giro di pochi minuti, quando manca poco alla chiusura della prima frazione. Ed è quella la chiave di volta del match che, complice il rosso col Var dell'arbitro Giacomelli, perde uno dei protagonisti più importanti: l'attaccante biancoceleste.
E' incredibile. Dopo la partita contro la Roma e l'episodio con la Fiorentina, anche questo rigore netto – sono le parole di Luis Alberto a Premium Sport -. Iago Falque ha la mano larga. E poi Burdisso ha detto che Immobile non lo ha toccato… Non si può giocare così, ogni volta c'è qualcosa contro di noi, forse non piace che la Lazio sia tra prime quattro in classifica.
I tifosi della Lazio lasciano la Curva per protesta
La sconfitta in casa con il Torino brucia e fa male, tiene ancorata la Lazio alla quinta posizione e le impedisce di guadagnare terreno in classifica provando a insidiare il podio che dall'Inter alla Roma scivola lungo le prime quattro piazze della Serie A, quelle che valgano la Champions League. All'appello manca ancora una gara da recuperare (quella con l'Udinese rinviata per maltempo) ma il ko incassato nel posticipo della 16a giornata è una tagliola. E a nulla vale il tentativo di aggrapparsi all'orgoglio per colmare il gap sul rettangolo verde. Niente da fare, alle proteste dei calciatori si aggiungono quelle dei tifosi capitolini che prima urlano cori contro l'arbitro Giacomelli, poi decidono di abbandonare lo stadio.