La rabbia della Croazia: “Vergogna, meglio tornare a casa”

"Se questo è il modo per cominciare il Mondiale, meglio mollare e andare a casa". Le parole del ct della Croazia – battuta 3-1 nella prima partita del Mondiale dal Brasile – fotografano la grande amarezza per un'ottima prestazione della sua nazionale vanificata dalle decisioni dell'arbitro giapponese, Nishimura. Fred ‘cascatore' da un lato (l'attaccante della Seleçao frana come se avesse ricevuto chissà quale spinta dal difensore, Lovren), il direttore di gara poco smaliziato dall'altra: il calcio di rigore è servito, la partita incanalata lungo binari differenti e favorevoli ai padroni di casa, gli sforzi di Modric e compagni – per nulla intimoriti e autori di una prova di carattere – vanno a farsi benedire… "E' vergognoso. Se quello è rigore, non possiamo più giocare a calcio – ha aggiunto l'allenatore della Croazia -. Non ci sentiamo rispettati per quanto accaduto… forse è meglio che ci diamo al basket". Riflessione tanto più amara perché arriva a margine di una partita preparata bene, interpretata con disciplina tattica, con il giusto approccio mentale e senza timori reverenziali all'interno di uno stadio tutto per la Seleçao. "Abbiamo fatto un'ottima impressione – ha aggiunto Kovac -, non posso che essere riconoscente ai miei ragazzi e fare loro i dovuti complimenti. E' un onore allenarli".

Per la Croazia la seconda gara del Gruppo A con il Camerun è già decisiva

Prima sfida in archivio, il risultato aggiunge zavorra alle possibilità di superare la fase a gironi ma nulla è perduto: secondo il calendario del Gruppo A la Croazia sarà di nuovo in campo alla mezzanotte tra mercoledì 18 e giovedì 19 contro il Camerun. Si giocherà su un campo al centro di polemiche per le disastrose condizioni del manto erboso, non sarà l'unica insidia: nell'Arena Amazonia di Manaus farà molto caldo. E non sarà solo per le condizioni climatiche.