La nuova vita da DJ di Bobo Vieri: “Studio ogni giorno, lavoro e mi prendo il mio tempo”
Christian Vieri non smette di far parlare di sé. L'ex bomber di Inter, Juventus, Lazio, Milan e Atletico Madrid, subito dopo aver terminato la carriera calciatore ha intrapreso quella da commentatore televisivo ma da qualche mese ha iniziato un nuovo percorso: Bobo è diventato un DJ di professione. A raccontarlo è lo stesso Vieri in una lunga intervista concessa al tabloid britannico The Sun:
Tra una settimana nasce mia figlia. Mi diverto con gli amici, con la mia ragazza (l'ex velina Costanza Caracciolo), lavoro e mi prendo il mio tempo, giorno per giorno. Ho iniziato ad agosto e da allora mi alleno e studio ogni giorno, ci dedico un sacco di ore. È dura, ma quando inizi qualcosa dal niente non è mai semplice.
Bobo ha rivelato alcuni particolari della sua esibizione: "Nel BOBO DJ SHOW c'è un music producer, una cantante e una tromba che live nei club ci sta alla grande. È musica che ci piace, house music, e stiamo girando l'Italia e iniziando ad avere offerte da tutta Europa".
L'opinione di Vieri sul calcio di oggi
Christian Vieri si è soffermato sul calcio come sport nazionale in Italia e ha parlato dell'emozione di indossare la maglia azzurra, che ha vestito per 49 volte con 23 reti:
Quando indossavo la maglia dell'Italia il cuore mi batteva sempre un po' di più, non riuscivo quasi a respirare per l'emozione. In Australia cresci giocando a cricket, se non avessi giocato a calcio sarei stato il miglior battitore del mondo. O il miglior tennista del mondo.
Vieri ha parlato dei prezzi folli del calciomercato e ha voluto sottolineare come per avere risultati bisogna avere grandi calciatori a disposizione:
Nessuno punta una pistola alla testa dei club. Hanno i soldi, si fanno i conti e comprano quello che vogliono. I grandi club devono comprare grandi giocatori, è così che è sempre andato ed è cosi che va. Non si può avere un tetto ai salari.
Infine Bobo ha confessato di essere stato vicinissimo al trasferimento in Premier League e più precisamente al Chelsea:
Parlammo con il Chelsea, avevano preso Sven-Göran Eriksson con cui avevo lavorato bene alla Lazio. Ma alla fine restai a Milano, ero felice lì. La Premier è molto fisica, in Italia è più facile perché non prendi così tante botte.