La Nord della Lazio si svuota, vietato lo striscione per l’ultrà interista morto
"Un ultras non muore mai Daniele con noi". E' questo il testo dello striscione che i tifosi della Lazio – gemellati con quelli dell'Inter – avrebbero voluto esporre nella Curva Nord dello stadio Olimpico in memoria di Daniele Berlardinelli, l'ultrà nerazzurro morto giovedì scorso dopo essere stato travolto da un van durante gli incidenti scoppiati prima della partita col Napoli.
La decisione da parte delle forze dell'ordine di non far entrare all'interno dell'impianto lo striscione ha provocato la reazione da parte della frangia più calda dei supporters biancocelesti: si tratta degli Irriducibili che, in segno di protesta, hanno abbandonato la porzione di gradinate che abitualmente occupano. Poco prima lo stesso striscione era stato esposto nell'adiacente piazza di Ponte Milvio, erano circa un centinaio i tifosi che hanno voluto così rendere omaggio all'ultrà interista deceduto nei giorni sorsi. E' questo il motivo di quel vuoto improvviso notato sugli spalti nel primo tempo della gara col Torino. Niente tifo, quindi, per 45 minuti: gli ultrà hanno infatti deciso di fan sentire la propria voce solo nella ripresa.
Quanto accaduto all'Olimpico, però, non è l'unico episodio da segnalare. In mattinata era accaduto qualcosa di ben più grave che, per fortuna, non ha avuto conseguenze peggiori. Un gruppo di tifosi del Torino, diretti verso Roma per seguire i granata in trasferta, è stato coinvolto in scontri con i tifosi del Bologna (in viaggio verso Napoli, dove il match è in calendario alle ore 18) in un'area di servizio lungo l'autostrada A1: il bus è stato bersagliato con pietre e altri oggetti contundenti. Non ci sono stati scontri ‘corpo a corpo' ma da quanto si è appreso il convoglio ha ripreso la marcia coi vetri rotti e sostituiti con pezzi di cartone per coprire i buchi provocati dalla sassaiola.