La maledizione della Coppa. Payet la tocca e perde (anche) il Mondiale
Ci sono delle regole non scritte che ‘vanno rispettate sempre’. Prima di una finale, qualunque essa sia, non bisogna toccare la coppa. Chi lo fa in genere paga delle conseguenze amarissime. Dimitri Payet è un grande talento, un giocatore sopraffino, un bohémien del calcio mondiale e a certe regolette non ci crede, o forse non ci credeva fino a mercoledì scorso. Perché il giocatore del Marsiglia prima della finale di Europa League con l’Atletico Madrid entrando in campo ha toccato la coppa. Risultato: 3-0 per l’Atletico e campo abbandonato per infortunio dopo una mezz’oretta. Una serata disastrosa.
Dimitri Payet, calciatore sopraffino che in tutta questa stagione ha mostrato tutto il suo talento per l’ennesima volta (10 gol e 26 assist), è entrato in campo con il suo solito piglio e con il petto gonfio perché non capita tutti i giorni di guidare in campo la propria squadra con la fascia da capitano in una finale europea. Il numero 10 di Rudi Garcia entrando in campo ha allungato la mano sinistra e ha toccato la coppa, errore fatale. Certo si parla di superstizioni e ci sono legioni di persone che giustamente non credono a queste cose. Ma intanto la regola d’oro Payet l’ha infranta e ha prestato il fianco a chi è fautore del ‘Non è vero ma ci credo’.
Dopo tre minuti Payet serve un pallone spettacolare a Germain, che si divora il vantaggio. Griezmann poi supera Mandanda e spacca la partita. Alla mezz’ora Payet, che era in dubbio per via di un fastidio all’adduttore, deve alzare bandiera bianca. Il problema si rifà vivo e il Marsiglia dopo mezz’ora perde il suo capitano che lascia il campo in lacrime e forse tornando in panchina avrà ripensato a quella mano galeotta sulla coppa. Senza il capitano il Marsiglia crolla e perde 3-0. E il problema all’adduttore potrebbe costare carissimo al numero 10 del Marsiglia che si gioca anche la partecipazione al Mondiale di Russia.