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La Lega calcio dice sì alla Juve e no al Milan, niente contemporaneità con l’Atalanta

La richiesta del Milan alla Lega Calcio di spostare di qualche ora la gara col Frosinone non verrà accolta. Secondo le indiscrezioni che filtrano da Palazzo il calendario della prossima giornata – la 37sima – resterà così com’è, eccezion fatta per l’unica variazione concessa alla Juventus che avrebbe dovuto giocare la partita contro l’Atalanta alle 15 di domenica 19 maggio ma le è stato accordato un orario alternativo: le 20.30.
A cura di Maurizio De Santis
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La richiesta del Milan alla Lega Calcio di spostare di qualche ora la gara col Frosinone non verrà accolta. Secondo le indiscrezioni che filtrano da Palazzo il calendario della prossima giornata – la 37sima – resterà così com'è, eccezion fatta per l'unica variazione concessa alla Juventus che avrebbe dovuto giocare la partita contro l'Atalanta alle 15 di domenica 19 maggio ma le è stato accordato un orario alternativo: le 20.30, sì da permettere la festa scudetto all'Allianz Stadium. Perché i rossoneri confidavano nello stesso trattamento dei bianconeri? Il match contro il Frosinone a San Siro è in programma alle 18, il club aveva inoltrato in tempo utile domanda alla Lega perché garantisse la contemporaneità con l'incontro dei bergamaschi.

Perché il Milan aveva chiesto la contemporaneità con Juve-Atalanta

Considerata la posta in palio – il quarto posto e i milioni che arrivano dalla qualificazione alla prossima edizione della Champions – ai rossoneri era sembrata una proposta legittima. Dalla Lega Serie A, però, arrivano conferme differenti e spiacevoli per il Milan (come raccontato dal Corriere della Sera): è quasi certo che la richiesta verrà bocciata.

Il motivo del no della Lega Calcio alla proposta rossonera

Perché non acconsentire alla variazione di orario anche in un caso del genere? La ragione è da ricercare nella composizione degli slot televisivi previsti per il turno di campionato: accogliendo la richiesta, la casella delle 18 resterebbe vacante. Eventualità che da via Allegri nemmeno prendono in considerazione, forti anche di un particolare tutt'altro che trascurabile: non c'è alcun obbligo di concedere la contemporaneità se non relativamente all'ultima giornata di campionato. Una scelta che alimenterà ulteriori polemiche per la disparità di trattamento (sì alla Juve per la festa scudetto, no al Milan che si gioca una stagione e un pezzo di futuro) e aggiungerà ulteriori pressioni in vista di un finale di campionato in apnea. Bere o affogare, il traguardo Champions è lì con Roma e Atalanta che sgomitano e non fanno sconti.

Milan-Frosinone alle 20.30? Credo di no, perché dobbiamo mantenere le finestre vendute ai broadcaster – ha ammesso l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Radio1 -. Cambiare l'orario faremmo un danno alle tv che trasmettono il nostro campionato e faremmo solo un danno al nostro Calcio.

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