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La Lazio saluta l’Europa League: il Siviglia vince anche al Sanchez Pizjuan

Dopo la vittoria conquistata allo stadio Olimpico, la formazione spagnola è riuscita a vincere anche di fronte ai propri tifosi grazie alle reti di Ben Yedder e Sarabria. Condizionata dagli infortuni, la Lazio è stata poco pericolosa, sfortunata e anche penalizzata dall’arbitraggio. Nel secondo tempo espulsioni per Vazquez e Marusic.
A cura di Alberto Pucci
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In attesa di giocare la semifinale di Coppa Italia con il Milan e di partecipare alla lunga corsa per il quarto posto in campionato, la Lazio perde a Siviglia, esce dall'Europa League e saluta il primo obiettivo stagionale: già gravemente compromesso dal risultato del primo match giocato e perso con gli spagnoli a Roma. Condizionata dai molti indisponibili, la formazione di Inzaghi ha provato a giocarsela con coraggio ma non è riuscita a ribaltare la partita dopo l'ennesimo gol di Ben Yedder e ha finito per incassare anche il secondo nel suo momento maggiore di spinta. Sulla sconfitta e la conseguente eliminazione, pesa però anche l'arbitraggio dell'inglese Taylor che non ha visto un rigore su Lulic e ha espulso Marusic in maniera troppo frettolosa.

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Ben Yedder colpisce ancora

Dopo la sconfitta dell'andata, alla Lazio serve un'impresa per qualificarsi agli ottavi di Europa League. Ancora in emergenza per l'assenza di alcuni giocatori, Simone Inzaghi schiera la coppia Caicedo-Immobile, con il recuperato Milinkovic-Savic in mezzo al campo. Sull'altra panchina, Machin non può invece disporre dello squalificato Banega. Al Sanchez Pizjuan per i biancocelesti si mette però subito male, perché Ben Yedder copia e incolla il gol segnato all'Olimpico e porta avanti il Siviglia al ventesimo minuto.

Colpita a freddo e infastidita dalla decisione dell'arbitro Taylor, che al 16esimo ha negato un presunto rigore a Lulic, la Lazio cresce dopo la mezz'ora e schiaccia gli spagnoli nella propria metà campo. Fino a quel momento poco servito, Immobile si libera bene al 39esimo ma calcia abbondantemente sul fondo. Non è fortunato neanche Milinkovic-Savic, che al 42esimo colpisce di testa mandando il pallone alto sopra la traversa. Si va così negli spogliatoi, con i padroni di casa avanti e con la squadra di Inzaghi che ha tentato di fare la partita ma che si è vista poco nell'area del Siviglia.

Sarabia condanna la Lazio

Di fronte all'obbligo di segnare e ribaltare il match, Inzaghi corre ai ripari dopo pochi minuti del secondo tempo. Il tecnico biancoceleste passa al 4-3-3, togliendo Patric per far posto a Correa: accolto in campo dagli applausi dei suoi ex tifosi. Dopo una buona occasione per André Silva (sempre pericoloso nell'area di Strakosha), la Lazio confeziona una palla gol colossale al 55esimo: lancio di Milinkovic-Savic e conclusione al volo di Acerbi, respinta da Vaclik.

L'assist per il difensore, è l'ultimo pallone della partita del serbo: richiamato in panchina per far entrare Romulo. L'ingresso del brasiliano porta subito i suoi vantaggi, perché è proprio sull'ex giocatore del Genoa che Franco Vazquez commette fallo ed esce dal terreno di gioco per il suo secondo giallo del match. La superiorità numerica regala coraggio ai romani (vicini al pareggio con Immobile al 68esimo), ma dura pochi minuti perché a finire negli spogliatoi è anche Marusic: punito con il rosso diretto dal fiscale arbitro inglese. A scrivere la parola fine sui sogni di rimonta è però il gol di Sarabia: una rete che spegne definitivamente la Lazio e fa scattare la festa del Sanchez Pizjuan.

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