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La Lazio perde testa e partita: il Torino ne approfitta e sbanca l’Olimpico

I granata passano 3 a 1 nella Capitale, dopo una partita combattuta e segnata dalle decisioni dell’arbitro Giacomelli: rigore negato ai biancocelesti ed espulsione di Immobile per testata a Burdisso. Berenguer, Rincon ed Edera gli autori dei tre gol del Torino. A nulla è servita la splendida rete di Luis Alberto.
A cura di Alberto Pucci
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Nella giornata di campionato che ha visto tutte le prime della classe pareggiare, la Lazio non riesce ad approfittarne ed esce dall'Olimpico sconfitta da un buon Torino. Risultato meritato per i granata, anche se viziato dalla decisione discutibile di Giacomelli che nel primo tempo non ha assegnato un rigore alla Lazio ed espulso Immobile per una presunta testata a Burdisso. Buon per Mihajlovic, che espugna quello che fu il suo stadio e aggiunge un sesto risultato consecutivo dopo la vittoria con il Cagliari e i 4 pareggi consecutivi. Inzaghi si ferma ancora, dopo il passo falso in Europa League contro lo Zulte Waregem, non riesce a sfruttare un turno favorevole ed esce dallo stadio scuro in volto per la sconfitta e il rosso al suo attaccante.

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Il rigore e l'espulsione

Lazio-Torino è soprattutto la partita dei due bomber della Nazionale, e sono proprio Immobile e Belotti a regalare le prime emozioni. Il granata coglie un palo clamoroso al quinto minuto, il laziale si fa invece stoppare da N'Kolou dopo un tiro da buona posizione. Reduce da una striscia positiva di 4 pareggi e una vittoria, il Torino se la gioca a viso aperto. Marusic spaventa la difesa di Mihajlovic, mentre i granata sfiorano il gol prima con Rincon (destro alto) poi con Molinaro: sinistro fuori di poco.

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La partita continua a divertire e ad offrire azioni gol in tutte e due le aree di rigore. Luis Alberto impegna Sirigu in una splendida parata su punizione, prima del finale di tempo rovente. Immobile scheggia il palo alla sinistra del portiere granata, poi protesta vivacemente per un rigore non concesso e abbatte Burdisso con un gesto molto simile ad una testata. Il cartellino rosso di Giacomelli, "consigliato" dal Var, fa esplodere di rabbia l'Olimpico e manda le due squadre negli spogliatoi.

Il cuore non basta

Forte dell'uomo in più e di una maggior tranquillità, il Torino dà subito l'impressione di volerla vincere con un tiro da fuori di Rincon. All'occasione granata risponde Lucas Leiva: chiuso all'ultimo istante da Molinaro. Dopo un altra conclusione di Milinkovic-Savic bloccata a terra da Sirigu, il Toro trova il jolly e sblocca il match con un bella azione conclusa con un diagonale imprendibile di Berenguer. Sotto di un gol, Inzaghi decide di provare il tutto per tutto e inserisce Basta, Felipe Anderson (al debutto in campionato) e Caicedo, al posto di Bastos, Marusic e Lucas Leiva.

Nel gelo dell'Olimpico, zittito dalle decisioni dell'arbitro, l'undici granata va a nozze. Il 2 a 0 arriva al 64esimo, dopo una bella azione di Rincon conclusa dallo stesso giocatore con un sinistro imprendibile. Luis Alberto la riapre con un delizioso "cucchiaio", prima del gioiello del giovane Edera: entrato al posto di Iago Falque e al suo primo gol in Serie A. A dieci dal termine l'ultimo orgoglioso sussulto laziale prima dei titoli di coda: botta dai 30 metri di Lulic e volo di Sirigu a difendere il 3-1 finale.

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