La Lazio fa la partita, la Juventus vince: a Roma decide la zampata di Khedira
Continua ad essere un tabù per la Lazio la sfida contro la Juventus. Senza vittorie in campionato dal lontano 2003, alla formazione biancoceleste non è bastato mettere in campo grinta e attenzione per avere la meglio dei campioni d'Italia. Dopo un primo tempo equilibrato, dove l'undici di Simone Inzaghi ha giocato meglio dell'avversario, nella ripresa i bianconeri sono cresciuti fino a trovare il gol di Khedira che ha sbloccato una partita fino a quel momento in bilico. Il successo dei piemontesi (il diciottesimo nelle ultime 24 gare di Serie A contro i romani), lancia la squadra di Allegri a quota sei punti in classifica dopo la vittoria iniziale con la Fiorentina. Passo indietro invece per la Lazio che, dopo la vittoria sofferta di Bergamo, chiude il pomeriggio dell'Olimpico punita probabilmente in maniera eccessiva dal graffio del centrocampista tedesco.
Primo tempo equilibrato
Cominciata con qualche minuto di ritardo, anche per il dovuto e toccante momento di raccoglimento per le vittime del terremoto, la sfida dell'Olimpico ha visto in avvio una Lazio intraprendente e aggressiva. Con Higuain e Pjanic ancora in panchina, è stata però la Juventus a confezionare la occasione all'ottavo minuto: pallone recuperato da Alex Sandro e colpo di testa di Dybala, bloccato in bello stile da Marchetti. La risposta biancoceleste è arrivata al 23esimo. Dopo un errore a metà campo di Lemina, Felipe Anderson ha potuto correre sulla destra e mettere nel mezzo un cross insidioso: deviato da Buffon e allontanato da Benatia, poco prima del tocco decisivo di Lulic.
Nonostante un buon ritmo, sono state poche le emozioni nel primo tempo. Al 34esimo ci ha provato Asamoah che, dopo un tocco sporco in area di rigore, ha costretto Marchetti a bloccare il pallone in due tempi poco sopra la traversa. La mezza occasione del ghanese ha accompagnato la gara fino all'intervallo: quarantacinque minuti di gioco, nei quali si è fatta preferire la squadra di casa.
In attesa dell'ingresso del Pipita
I quindici minuti canonici di intervallo, sono serviti a Massimiliano Allegri per parlare alla sua squadra: stranamente abulica e meno in partita di altre volte. Rientrate in campo con gli stessi protagonisti, le due squadre hanno messo in campo l'identico copione della prima frazione di gioco: Lazio pronta a fare la partita, Juventus attenta a coprire gli spazi in attesa della chance giusta. Khedira a provato a rompere l'equilibrio al 55esimo (conclusione altissima), giusto un attimo prima della doppia occasione bianconero con Mandzukic e Dybala e dell'ingresso in campo di Milinkovic-Savic al posto di Lucic.
Nel momento migliore della Juventus, poco dopo la palla gol per Khedira e Mandzukic, la vecchia signora si è giocata la carta Higuain: entrato al posto del croato al 65esimo. Un minuto dopo, l'undici di Allegri ha trovato la rete con Khedira: bravo ad incrociare il destro e ad indirizzare il tiro sul palo lontano. Una beffa per la Lazio che ha tentato subito la reazione con un destro al volo di Patric, deviato in calcio d'angolo da un difensore juventino. L'ultimo tentativo biancoceleste è arrivato a cinque minuti dal termine: botta di Parolo, bloccata a terra da Buffon. La Juventus chiude così la spedizione capitolina con l'ennesimo successo: il secondo consecutivo che, aspettando gli altri risultati, pone la squadra di Allegri già davanti a tutti nella classifica generale.