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La Lazio coccola Spizzichino, pupillo di Inzaghi già pronto per la prima squadra

Il talento classe 1999 ha stregato la società biancoceleste. Simone Inzaghi l’ha fatto esordire lo scorso campionato a Crotone contro la squadra di Nicola ma per lui ci fu anche l’emozione di sedere in panchina in occasione dell’ultimo derby vinto contro i giallorossi. Giovanissimo ma già con una valutazione di mercato pari a 200mila euro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Continua il nostro viaggio nel sempre ricco e interessante mondo dei giovani talenti del calcio italiano. Oggi vi portiamo a Formello, direttamente nel quartier generale della Lazio dove, dallo scorso anno, un giovane di nome Giorgio Spizzichino, si è consacrato definitivamente come nuovo fenomeno per il futuro del club biancoceleste. Classe 1999, terzino destro, è uno dei punti fermi della squadra Primavera di Andrea Bonatti.

Per lui, Simone Inzaghi riservò un posto, forse più come regalo per la grande stagione che aveva svolto fino a quel momento, sulla panchina della Lazio nel derby di maggio. Contro la Roma Spizzichino non entrò però in campo, esordio rimandato però solo di qualche giorno quando entrò allo stadio “Scida” di Crotone nella gara, persa poi dalla Lazio, contro i ragazzi di Nicola. Uno dei talenti del calcio italiano che oggi è nella parte alta di tutte le classifiche di statistiche che includono i più grandi talenti emergenti d’Europa. Ad oggi il suo valore di mercato è di 200mila euro.

Dal possibile esordio nel derby allo Scida di Crotone

Diciotto anni, Giorgio Spizzichino è una grande promessa della Lazio. Un passato da attaccante, poi l’arretramento sulla fascia e quindi la definitiva consacrazione come terzino destro. Simone Inzaghi stravede per lui e durante il derby di Coppa Italia con la Roma lo ha convocato per la prima volta “tra i grandi”.

Con la maglia 43 addosso Giorgio si è seduto in panchina ma per il debutto con la prima squadra ha dovuto attendere l’ultima giornata di campionato, quando è sceso in campo allo “Scida” in occasione di Crotone-Lazio.

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La Lazio ci punta: primo contratto da pro

Ma le emozioni per il giovane romano non finiscono qui. Infatti dopo l’esordio in Serie A è arrivato anche il primo contratto da professionista che lo lega alla società biancoceleste fino al 2021 firmato lo scorso luglio.

Il classe ’99, terzino cresciuto nel quartier generale di Formello, con molta probabilità quest’anno non andrà in prestito ma resterà nella Primavera di Andrea Bonatti, sperando magari che Simone Inzaghi gli conceda qualche altra chance.

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Talento di primo piano per il futuro della Nazionale

Fluidificante di grande gamba e doti tecniche, Spizzichino rappresenta una promessa importante non solo per la Lazio ma anche per il movimento calcistico italiano. Corsa, atletismo, buoni piedi, con preferenza per il destro, cross precisi ma anche tanta voglia di imparare completano il quadro di un ragazzo sempre convocato dal tecnico della Primavera, eccezion fatta per la gara col Cesena dello scorso novembre, e che, alla fine dei giochi, ha totalizzato 1 gol ed 1 assist in 31 partite totali, esordio in Serie A compreso.

in foto: Scheda tecnica di Giorgio Spizzichino da Transfermarkt
in foto: Scheda tecnica di Giorgio Spizzichino da Transfermarkt

Valutazione di mercato da top player

Spizzichino talento emergente della cantera biancoceleste oltre al favore degli scout, dei tecnici e degli addetti ai lavori, gode anche di una valutazione di mercato importante. A 17 anni compiuti e con una esperienza già comunque buona per la sua età, infatti, il terzino destro della Lazio viene valutato ben 200mila euro.

Un “market value” buono destinato ad aumentare non tanto e non solo per la forza del ragazzo ma anche per la fiducia nel ragazzo da parte dei capitolini che sul nativo di Roma, fondano le proprie future fortune. Per questo, in futuro, per strapparlo alle “Aquile” saranno necessari molto più dei 200mila euro attuali.

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Lo strano caso dei tifosi giallorossi che hanno “tifato” per lui

Il 1 maggio, in occasione del derby contro la Roma, Giorgio ha assistito ad un qualcosa di davvero incredibile. Involontariamente forse, Spizzichino è stato anche artefice di un piccolo miracolo. Nella Comunità ebraica romana, tradizionale feudo giallorosso, c’è stato infatti chi, almeno per una serata, ha messo da parte la propria fede calcistica e ha fatto il tifo per un giocatore degli eterni rivali.

Troppo forte l’orgoglio per quel ragazzo così promettente, che al Portico d’Ottavia ha un pezzo del proprio cuore, delle proprie origini, del proprio vissuto familiare. In molti l’hanno paragonato a Giovanni Di Veroli, classe 1932, che con la Lazio ha giocato per sei campionati e dove arrivò dopo essere stato lanciato nel grande calcio da una squadra che in quegli anni fece molto parlare di sé: la Stella Azzurra. La Stella era quella di Davide. Azzurro invece era il colore dello Stato di Israele.

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