video suggerito
video suggerito

La Juventus vince il premio Fair Play Finanziario

Scudetto “economico” già vinto dalla società bianconera, tornata in attivo dopo cinque anni di conti in rosso.
A cura di Giuseppe Cozzolino
24 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

La Juventus incassa il primo "scudetto" della stagione: quello economico. La società bianconera infatti ha vinto la prima edizione del premio Fair Play Finanziario, prestigioso riconoscimento che certifica la solidità del bilancio e delle finanze bianconere. La giuria del premio ha analizzato i bilanci della stagione 2014/2015 delle venti squadre di Serie A, premiando poi quello bianconero che è tornato ad essere in attivo per la prima volta dopo cinque anni di rosso.

Merito soprattutto degli introiti arrivati dalla proprietà dello Juventus Stadium, che garantisce un buon gettito di entrate anche se si è ancora lontani anni luce dagli standard delle grandi società europee. I ricavi totali sono stati di oltre 300 milioni di euro: un altro record per i bianconeri, che sono quattro stagione fa erano in passivo di 95 milioni di euro. Anche in quel caso, però, il forte rosso era dovuto al maxi-sforzo per costruire lo Juventus Stadium, un sacrificio che però si è ampiamente ripagato.

Tanti i parametri analizzati, tutti strettamente finanziari: break Even Rule, indice di solvibilità relativi ai debiti verso il personale, rapporto personale/fatturato, rapporto PFN/fatturato, equity ratio e going concern. Insomma, materiale per economisti veri e propri ma che dimostrano ancora una volta la portata della Vecchia Signora, ormai sempre più club dalla forte impronta imprenditoriale. "La short list a cui siamo arrivati è frutto di una selezione sulla base degli articoli della UEFA e in particolare gli articoli 49, 50 e 62", ha spiegato Emmanuela Saggese, portavoce della Giuria, "Ci siamo quindi attenuti al regolamento UEFA in materia di Fair Play Finanziario. Sono stati presi in considerazione i bilanci relativi alla stagione 2014/2015 approvati e depositati alla data dell'8 dicembre 2015. Per permettere una valutazione omogenea dal punto di vista temporale si è preso come riferimento l’anno chiuso al 30 giugno 2015 o 31 dicembre 2014", ha aggiunto ancora, "e sono state escluse le società con risultato d’esercizio negativo e superiore ai 5 milioni di euro e quelle con patrimonio netto negativo".

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views