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La Juventus ricorda Andrea Fortunato a 18 anni dalla morte

Il 25 aprile del 1995 si spegneva il calciatore, stroncato da una forma di leucemia linfoide acuta. Quest’oggi il club bianconero ha voluto ricordare Andrea, un esempio positivo di giovane che ha vissuto il calcio con passione ed impegno.
A cura di Adriana De Maio
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Morire a neanche 24 anni, perdendo l'unica battaglia che nessuno è mai disposto a perdere. Andrea Fortunato lottò per la vita fino all'ultimo minuto, ma poi la leucemia prese il sopravvento vincendo una partita conclusasi in maniera dolorosamente prematura. Il difensore militò nel Pisa, nel Genoa nonché nella Juventus, sua ultima squadra che quest'oggi, a 18 anni dalla sua morte, ha voluto ricordarlo per l'esempio positivo di giovane amante dello sport che rappresenta ancora ora: "E’ come se Andrea avesse voluto ricordarci che le sfide si possono anche perdere, ma che mai, neanche per un attimo, ci si deve sentire sconfitti".

Un ragazzo gentile ed educato, un giocatore di sicuro talento e di limpida correttezza. Un sorriso dolce, spento 18 anni fa da un destino vigliacco. Il 25 aprile 1995 Andrea Fortunato, a neanche 24 anni, ci lasciava, sconfitto dalla leucemia.

Quel suo sorriso però è rimasto scolpito nella nostra memoria, perché non lo ha mai abbandonato, fino all’ultimo giorno, ed è un insegnamento per tutti. E’ come se, con quel sorriso, Andrea avesse voluto insegnarci ad affrontare la vita, anche le sue battaglie più dure, con la sua serenità. E’ come se avesse voluto ricordarci che le sfide si possono anche perdere, ma che mai, neanche per un attimo, ci si deve sentire sconfitti.

Grazie Andrea. Il tuo esempio sarà sempre con noi.

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