La Juve si è inceppata con la Spal: cosa non ha funzionato tra i bianconeri
Lo 0-0 di Ferrara ha ridato linfa al Napoli per sperare in un campionato riaperto. Ora i partenopei possono giocarsi al San Paolo i tre punti dell'avvicinamento alla vetta dai -5 ai -2 in soli 90 minuti. Un ‘regalo' della Spal inaspettato quando tutti davano la squadra di Semplici quale classico agnello sacrificale sull'altare juventino. Ma sabato sera Allegri è stato tradito dalla voglia dei padroni di casa di giocarsi alla pari una sfida con i campioni in carica senza avere nulla da perdere. Oltre che dai propri migliori giocatori, Higuain e Dybala su tutti, sotto tono per l'intero match.
Ben venga la pausa
Di certo qualcosa non ha funzionato nella Juventus che si era dimostrata vincente sia a Londra contro il Tottenham sbancando Wembley e nel recupero contro l'Atalanta. Due match che avevano ridato ai bianconeri la convinzione che anche in questa stagione il meglio debba ancora venire. E invece, dopo Ferrara, al momento ben venga la pausa per le nazionali.
Il calo fisico
Nessun cambio di ritmo
I bianconeri sono sembrati in difficoltà sia fisica che mentale. Un match a fari spenti con le batterie scaricate dopo un ultimo periodo giocato a mille e alla vigilia della pausa. Brutti scherzi dell'inconscio che ha illuso la Juventus di poter passeggiare a Ferrara in una partita che sulla carta era più che abbordabile. E che invece è stata la classica buccia di banana non preventivata.
Spal più tonica nel finale
La sensazione che qualcosa non funzionasse per il meglio si era visto già dopo il primo tempo in cui i bianconeri non sono riusciti mai a cambiare il ritmo imposto dalla Spal: basso, discontinuo, costruito su azioni sporadiche. E nella ripresa, quando la forma fisica avrebbe dovuto fare la differenza è stata la squadra di casa a uscire dal guscio, per poi rintanarvisi negli ultimi 10 minuti a difesa del pareggio.
Anonimato sotto porta
Stop del migliore attacco della A
Una Juventus senza gol è stata la naturale conseguenza di una serata sotto tono. Non capitava da settembre, poi i bianconeri sono riusciti a segnare in ogni gara abbiano disputato mostrando una affidabilità offensiva che è venuta meno a Ferrara. Il miglior attacco del campionato ha impattato su una delle peggiori difese che però si è saputa organizzare. Non è un caso se i pericoli maggiori sono arrivati dalle incursioni di Costa e Alex Sandro.
Tanti tiri poca sostanza
Da un punto di vista statistico la possibilità di segnare c'era: i dati parlano di una Juventus che ha preso a sassate la difesa avversaria con ben 12 tiri totali contro 3 della Spal. Ma chi realmente doveva tirare e segnare è rimasto a secco e non si è creato occasioni importanti. Higuain e Dybala hanno girato spesso lontani dalla porta e a vuoto. La mancanza di cambi adeguati ha bloccato Allegri che ha dovuto inserire un non perfetto Mandzukic, rivelatosi non a caso inconcludente.