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La Juve non muore mai, a testa alta contro il Bayern

I bianconeri sotto di 2 gol rimontano e pareggiano nell’andata degli ottavi di finale di Champions grazie alle reti di Dybala e Sturaro.
A cura di Marco Beltrami
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Una Juventus orgogliosa, cattiva e coraggiosa è riuscita nell’ultima mezzora dell'andata degli ottavi di Champions, a rimettere in discussione il discorso qualificazione ai quarti. Allo Stadium i bianconeri hanno pareggiato per 2-2 contro il Bayern Monaco in una partita dai due volti. Presi letteralmente a pallonate per circa un’ora, i campioni d’Italia si sono svegliati negli ultimi 30′ quando Dybala e Sturaro hanno pareggiato le reti iniziali di Müller e Robben. Un risultato che in pochi avrebbero pensato potesse concretizzarsi dopo il dominio bavarese della prima parte del match. Proprio questa situazione però ha ferito nell’orgoglio una squadra che ha saputo riorganizzarsi e rialzare la testa.  Adesso però ci vorrà un'ulteriore impresa all'Allianz Arena.

E in fondo anche in virtù di questa prestazione, non possono che aumentare i rimpianti della Juventus. Senza il doppio pareggio contro il Borussia Moenchengladbach e la sconfitta di Siviglia, la formazione di Allegri non sarebbe stata probabilmente costretta a dover gettare il cuore oltre l'ostacolo contro una corazzata. Certo con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma il rischio di dover uscire comunque a testa alta contro una delle primissime squadre d'Europa già agli ottavi, alimenta qualche mea culpa sul recente passato.

La prima rete del Bayern avvenuta su azione viziata da fuorigioco
La prima rete del Bayern avvenuta su azione viziata da fuorigioco

Pronti, via e con una naturalezza disarmante il Bayern Monaco s’impossessa del pallino del gioco. Gli uomini di Guardiola per niente intimoriti dal calore dello Stadium prendono subito le misure dei bianconeri e iniziano a macinare gioco. I padroni di casa soffrono i pochi riferimenti dati dai giocatori avversari,  soprattutto dai centrocampisti.  Clamorosa l’occasione per gli ospiti intorno al quarto d’ora con Müller che cincischia a porta praticamente spalancata consentendo un gran recupero di Bonucci. La Juve protesta per un tocco galeotto di mano del grande ex Vidal nella propria area e per Mandzukic che non arriva su un bel pallone in area avversaria. Troppo poco per i bianconeri, al cospetto dei bavaresi straripanti. Il Bayern colleziona occasioni con Robben, Bernat e Lewandowski che trovano sulla propria strada un super Buffon. E il preludio al gol che arriva nel finale di frazione grazie ad un vero e proprio rigore in movimento di Müller che con un piazzato beffa il tentativo di recupero di Bonucci e Marchisio.

La mappa di calore mostra la predominanza del Bayern (a destra) sulla Juventus
La mappa di calore mostra la predominanza del Bayern (a destra) sulla Juventus

Nella ripresa Allegri è costretto ad inserire Hernanes per Marchisio alle prese con un affaticamento muscolare. I bianconeri sembrano essere entrati in campo con un piglio diverso ma al 55′ ci pensa Robben a spegnere gli entusiasmi con il gol del 2-0. Classica giocata dell'olandese che si accentra dalla destra e con un tiro a giro batte Buffon. I campioni d'Italia sembrano accusare il colpo ma al 65′ trovano la forza di accorciare le distanze: tocco smarcante intelligente del guerriero Mandzukic per Dybala che è freddissimo nel battere Neuer.

Con grinta e orgoglio, i bianconeri provano a  rivoluzionare il corso del match e si rendono pericolosissimi prima con Cuadrado ipnotizzato dal portiere avversario e poi da Pogba che non trova la porta. Girandola di cambi con Sturaro per Khedira e Morata per Dybala, mentre Guardiola corre ai ripari inserendo un altro difensore, ovvero l'ex Roma Benatia. E proprio i due nuovi entrati confezionano l'azione dell'incredibile pareggio con il centrocampista che in spaccata sfrutta un grande assist dello spagnolo. Nel finale l'ingresso di Ribery restituisce freschezza all'attacco ospite, ma il match scivola verso il finale senza ulteriori occasioni degne di nota.

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