La Juve non gioca, Cristiano Ronaldo è abbandonato. Allegri non sa migliorare la squadra.
La questione su cui ci stiamo arrovellando ormai da giorni, ovvero se la Serie A è allenante oppure no, è mal posta. La partita della Juve contro il Napoli lo ha dimostrato. Il problema da analizzare non è se la Juve non riesce a trovare avversari adatti per crescere nel nostro campionato, per far aumentare in personalità e skills i suoi diversi giocatori e per amalgamarli al meglio fra di loro. Quello che non si riesce a definire è come valutare il suo gioco. Poiché la Juve per il 90 % delle partite disputate in Italia non ha bisogno di giocare bene per vincere, quando trova avversari migliori non sa se quel gioco sia valido per affrontarli e come adattarlo agli avversari stessi.
Perché la Juve fa fatica in Europa
In questo modo accade che appena prendi la prima squadra ‘decente' in Champions League, l’Atletico Madrid, vieni surclassato e non hai contromisure valide, perché non puoi adattare la tua idea di gioco su quella altrui, non ne conosci le potenzialità effettive, i pregi e i difetti che a quel livello sono solo nei dettagli. L’Atletico nella gara di andata degli ottavi ha fatto una cosa molto semplice: ha chiesto ai quattro centrocampisti di attaccare Pjanic e Cristiano Ronaldo, per togliere spazio di manovra al primo e per far decentrare il secondo, togliendolo dall'ambito centrale dove è devastante. Con queste due mosse difensive molto ben orchestrate, la Juve è stata completamente annullata e non ha capito che tipo di gioco proporre per mettere in difficoltà i Rojiblancos.
Dov'è il gioco? A Napoli è finita sotto assedio
Con il Napoli in superiorità numerica ha giocato di rimessa e con spazi, senza difficoltà. Appena si è ritrovata in parità numerica è scomparsa dal campo, venendo schiacciata dagli azzurri, in questo periodo non esaltante, senza mai proporre un’azione d’attacco per 50 minuti buoni. E se il problema del gioco alla Juve è ormai una vecchia tara che si porta dietro la gestione Allegri, con Cristiano Ronaldo si è addirittura acuito.
Cristiano Ronaldo sedotto e abbandonato (in campo)
Poiché CR7 ha bisogno di almeno un calciatore che gli fa spazio in avanti e non partecipa per niente all’inizio della manovra, la Juve si trova sempre con i centrocampisti isolati contro il pressing avversario, senza l’appoggio necessario di una punta che dia geometria in verticale alla manovra. Qualche contromossa Allegri l’ha pure tentata, con Dybala mezzapunta, dove però l’argentino si spegne del tutto o con Bernardeschi che dalla fascia entra in mezzo al campo per dare una mano. All’inizio della stagione questa idea è servita, ma adesso con un Bernardeschi più appannato, funziona molto meno.
Allegri è arrivato al capolinea?
Il problema alla Juve lo conoscono perfettamente ed è per questo che è stato già preso Ramsey, nella speranza che il gallese faccia da raccordo, grazie alla sua energia e stamina, per fare in modo che per tutti i 90 minuti i reparti non siano scollati e la palla si muova con velocità. Resta il fatto che Ramsey quest’anno non c’è, in Champions con questo gioco si fa poca strada e che Allegri sembra arrivato ad un punto in cui la squadra non la sa migliorare, anzi la sta peggiorando. Forse un cambio di allenatore è diventato più che necessario.
Solo un ultimo appunto: far giocare il miglior calciatore al mondo come ha giocato Cristiano Ronaldo al San Paolo è uno dei delitti calcistici più assurdi che si possono vedere su un campo di calcio.