La grinta di Buffon: “Siamo tra quarto e quinto posto, non è da Juve”

La sconfitta contro il Sassuolo aveva segnato il punto più basso della Juventus in campionato: inesistente per 45 minuti, ripresa accettabile e poi la sconfitta (1-0) che aveva aggiunto zavorra alle ambizioni bianconere. "Vergognosa", così Gigi Buffon aveva definito quella prova offerta dalla squadra che in campo era andata non con una mentalità da grande. "Abbiamo giocato un primo tempo indegno", tuonò il capitano e dette la scossa a un ambiente, a una situazione che aveva preso una piega pericolosa. Da allora sono arrivate cinque vittorie consecutive (l'ultima all'Olimpico, contro la Lazio) e una classifica che vede la squadra di Allegri a ridosso delle primissime posizioni. La ‘vecchia signora' è tornata ma la strada resta in salita e lo stesso portiere tiene i piedi per terra. "La Juve non può permettersi di stare tra la quarta e la quinta posizione".
Bastano queste parole pronunciate a commento del successo di Roma per capire l'animo e la grande carica emotiva del numero uno. "Siamo in crescita – ha aggiunto – ma questo non significa niente. Inutile pensare a quello che fanno gli altri, guardiamo avanti e voliamo bassi perché non possiamo permetterci altri passi falsi". L'avvio di stagione negativo è una ferita ancora aperta. "Cosa è cambiato? Sono venuti fuori l'orgoglio e l'amor proprio di un gruppo di calciatori che ha una storia importante alle spalle e ha voglia di essere ancora protagonista".
Più solida in difesa, più compatta: così Allegri ha definito la Juventus che, poco alla volta, ha ritrovato se stessa e s'è rimessa in carreggiata. "I risultati positivi sono merito di tutti – ha aggiunto Buffon a Premium -. E' merito dei difensori come degli attaccanti che fanno un grande lavoro e si dannano l'anima. E' un segnale importante per tutto il gruppo".