La gaffe di Cesare Prandelli in conferenza: “Non possiamo parlare di figa…”
"Non possiamo parlare di figa… ehm… volevo dire sfiga". La gaffe di Cesare Prandelli nel giorno della conferenza stampa di presentazione da allenatore del Genoa strappa un sorriso e spezza anche un po' la tensione di un ambiente che – reduce dalla delusione per l'eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia contro l'Entella – accoglie il terzo allenatore nel giro di pochi mesi dopo Ballardini e l'interregno di Juric. Otto anni dopo l'ultima panchina in Serie A (quella della Fiorentina), dopo quasi cinque anni dalla disfatta al Mondiale di Brasile 2014 da ct della Nazionale Azzurra e qualche altra avventura poco fortunata all'estero, Prandelli si affaccia di nuovo nel campionato tricolore.
L'obiettivo? Restituire un po' di smalto al blasone rossoblù, tirarlo dalle secche di una classifica pericolosa e soprattutto restituire un gioco, un'identità tattica alla squadra.
Emozionato, convinto, sereno – esordisce così in conferenza Prandelli -. Voglio lavorare per un Genoa normale, cioé compatto, ordinato, mai improvvisato e sicuro di sè: l'organizzazione e la consapevolezza sono i pilastri fondamentali. La Serie A è cambiata, ma un po' come tutto il calcio. Era il momento giusto per tornare. Abbiamo il capocannoniere della Serie A e dobbiamo sfruttarlo. Dobbiamo avere un'organizzazione ma non essere dogmatici, bisogna saper leggere le situazioni anche a gare in corso.
Come cambierà il suo Genoa? Prandelli non ha in mente rivoluzioni anche perché farle in così poco tempo è impossibile per chiunque. E soprattutto adesso serve continuità e serenità.
La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che abbiamo poco tempo e sarebbe una follia cambiare qualcosa – ha aggiunto -. Spero di vedere già con la Spal quei piccoli cambiamenti che possono valorizzare le individualità di questa squadra.