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La Fiorentina fa a pezzi la Roma e trova i quarti di Europa League

Dopo il pareggio del “Franchi”, la squadra di Montella ha vinto grazie ai gol di Gonzalo Rodriguez, Alonso e Basanta. Un duro colpo per i giallorossi, contestati della propria tifoseria che, sul 3 a 0, ha lasciato lo stadio romano. Per i viola anche due pali colti da Salah.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo giorni di polemiche, arrivate puntuali in seguito alla brutta sconfitta contro la Sampdoria, c'era molta attesa nella Capitale per vedere come avrebbe reagito la squadra di Rudi Garcia all'incredibile momento negativo che la sta colpendo da diverse settimane. Il ritorno di Europa League contro la Fiorentina, nonostante l'ottimo risultato dell'andata, è stato anche peggio di ciò che si era visto nel match contro l'undici di Sinisa Mihajlovic. In poco più di 20 minuti, infatti, i giallorossi hanno compromesso la qualificazione incassando tre gol (il secondo ed il terzo in maniera assurda) e piombando ufficialmente in una crisi senza precedenti. La bruciante eliminazione è ora destinata a lasciare un segno indelebile su Trigoria e dintorni: dove nelle scorse ore era già arrivato l'urlo stizzito della proprietà americana. Al di là degli striscioni a suo favore, con due sconfitte pesanti in pochi giorni Rudi Garcia rischia seriamente di essere messo in discussione così come molti componenti della squadra, ormai finiti sul libro nero di una tifoseria spazientita, irritata e delusa dal crollo di tutte le certezze romaniste. La Fiorentina di Vincenzo Montella ringrazia e va avanti in Europa, dove rischia seriamente di incontrare un'altra squadra italiana. L'undici gigliato, facilitato da un avversario che necessità di uno psicanalista, ha controllato agevolmente dando anche l'impressione, in alcuni frangenti, di non voler infierire. Ai viola bastava non perdere oppure pareggiare con due gol. Salah e compagni hanno voluto esagerare e portare a termine la missione romana nel modo più roboante possibile.

Monologo viola – Scesa in campo con addosso le scorie dell'ultima sconfitta contro la Sampdoria, la Roma è stata subito messa all'angolo dalla squadra di Vincenzo Montella. Dopo una buona occasione per Salah (tiro terminato di poco alto), i viola trovavano il vantaggio al nono minuto grazie ad un calcio di rigore di Gonzalo Rodriguez, arrivato grazie al contatto in area tra Holebas e Mati Fernandez. Un gol che piegava le gambe ai giallorossi che, dopo un paio di sfuriate e una colossale occasione di Torosidis gettata al vento, prendevano il secondo gol di Alonso dopo un'incredibile papera di Skorupski (al minuto 18) e pochi minuti più tardi, addirittura, il terzo ad opera di Basanta: lasciato clamorosamente solo in area di rigore, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Tre sberloni in faccia che neanche le occasioni di Ljajic al 27esimo e alla mezz'ora, riuscivano a scuotere una squadra in balia della paura e della contestazione della curva romanista che, sul tre a zero, abbandonava parte del settore dedicato al tifo giallorosso. Roma brutta da non credere e anche iellata, quando al 38esimo Borja Valero toglieva dalla porta viola un gol già fatto di Pjanic e sul finale di tempo quando Keita doveva abbandonare il campo per infortunio.

Montella controlla – Rientrata in campo con gli stessi giocatori del primo tempo, nel quale Iturbe aveva preso il posto di Torisidis e Verde quello di Keita, la Roma ha rischiato di incassare il quarto gol dopo un "coast to coast" straordinario di Salah. L'egiziano, partito dalla propria trequarti, si beveva in velocità un paio di avversari e, da pochi passi, spediva sulla traversa la palla del "poker". L'ex Chelsea, rimasto in letargo nella prima parte di gara, si prendeva il centro del palcoscenico al decimo della ripresa quando seminava il panico servendo Babacar per la conclusione bloccata da Skorupski. Dopo l'uscita di Yanga Mbiwa per infortunio (il secondo della serata), ci provava Iturbe con una conclusione tutta potenza e zero precisione. L'occasione più clamorosa capitava, però, sui piedi di Gervinho che, solo davanti a Neto, non calciava tempestivamente facendosi recuperare da un ottimo Basanta. Abbandonata dai propri tifosi e zavorrata dai gol incassati nel primo tempo, la squadra di Rudi Garcia si è trascinava così fino al novantesimo non prima di aver assistito all'ennesima perla di Mohammed Salah che colpiva anche un palo ad una manciata di minuti dalla fine e all'espulsione finale di Ljajic. Quattro gol sarebbero stati effettivamente troppi per la Roma, anche se alla fine la sostanza non cambia: il giocattolo si è rotto e, avanti di questo passo, tutto potrebbe davvero essere messo in discussione. Rudi Garcia compreso.

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