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La Fifa squalifica Park Jong-woo per due turni

Dopo la finale con i nipponici per il bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, aveva mostrato davanti a fotografi e telecamere uno striscione con la scritta “Dokdo fa parte del nostro territorio”, relativa a questioni territoriali tra la Corea del Sud e il Giappone.
A cura di Maurizio De Santis
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il coreano squalificato

La Fifa ha inflitto due giornate di squalifica al calciatore sudcoreano Park Jong-woo, autore di una protesta al termine della finale per il terzo e quarto posto del torneo di calcio dell'Olimpiade di Londra 2012. Dopo la partita, vinta dalla Corea del Sud sul Giappone per 2-0, Park quando ancora si trovava sul campo aveva srotolato e mostrato davanti a fotografi e telecamere uno striscione con la scritta Dokdo fa parte del nostro territorio. Si tratta di un riferimento a una questione territoriale fra i due paesi relativo a un gruppo di isolotti del mare dell'Est di cui il Giappone rivendica il possesso. Park Jong-woo è stato riconosciuto colpevole di infrazione dell'articolo 57 del codice di disciplina (comportamento offensivo e mancanza di fair play) e di infrazione dell'articolo 18 del regolamento olimpico. La Fifa ha specificato di non aver ritenuto "premeditato il comportamento del giocatore, ma ciò non vuol dire che possa essere tollerato". Da qui la squalifica. Per questo sua atto Park era già stato escluso dalla cerimonia di premiazione del calcio uomini di Londra 2012.

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