La Fifa indaga su 2 giocatori russi per doping. Mutko: “Nessun legame con la nazionale”
La Fifa sta indagando sui calciatori russi Ruslan Kambolov e Ivan Kniazev con l'accusa di doping. A rivelare la notizia è il Vicepresidente del governo della Federazione Russa, Vitaly Mutko, che supervisiona i preparativi per la prossima Coppa del Mondo di calcio che inizierà il 14 giugno a Mosca.
Lo sport russo non sta vivendo una pagina da ricordare della sua storia visto l'esclusione dai giochi invernali di Pyeongchang, che partiranno domani, per doping di stato: proprio Mutko è stato bannato a vita dalle Olimpiadi, dopo il report del Comitato Olimpico Internazionale. Si tratta dell'uomo più potente degli ultimi 10 anni nello sport russo, occupando il ruolo di Ministro dello sport dal 2008 al 2016.
Mutko: Non è una questione legata alla nazionale
Vital Mutko in merito alla situazione dei due calciatori implicati nell'indagine della Fifa ha dichiarato:
C'era una lista di 11 giocatori e ci sono state fatte sollecitazioni su Kambolov (Rubin Kazan) e Kniázev (Riga), sui quali è nata un'indagine. In ogni caso, la Federazione Calcistica Russa (UFR) non è soggetta a controlli anti-doping, questa situazione non è legato alla nazionale, possiamo solo richiedere o fornire informazioni. Siamo aperti e collaboriamo, vedremo di cosa si tratta.
Il rapporto McLaren accusa la Russia di doping
Lo scorso agosto Mutko aveva riferito che la FIFA stava per aprire un'inchiesta per doping nel calcio russo in cui sarebbero coinvolti undici giocatori in base a quello che era stato indicato dal rapporto McLaren commissionato dall'Agenzia mondiale antidoping (WADA). La Federazione calcistica russa (UFR) ha confermato di aver ricevuto una richiesta dalla FIFA in merito ai test antidoping di questi giocatori e tra gli undici c'erano Kambolov e Kiazev, che secondo Mutko sono gli unici ad essere ancora indagati.
Mutko, che come già abbiamo anticipato è stato Ministro dello Sport, si è dimesso lo scorso dicembre come presidente della UFR e ha negato categoricamente di essere stato coinvolto in storie riguardanti il doping nel calcio russo e nell'occultamento di prove importanti. Il rapporto McLaren accusa la Russia di doping statale in varie discipline sportive tra cui il calcio, l'atletica, il nuoto e gli sport invernali.