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La Fifa blocca il mercato del Barcellona per 2 sessioni nel 2015

Il provvedimento della Fifa arriva dopo la sospensiva concessa al club per la campagna acquisti estiva del 2014. Bluagrana nel mirino per irregolarità commesse nel trasferimento di calciatori under 18 tra il 2009 e il 2013.
A cura di Maurizio De Santis
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La Fifa blocca il calciomercato del Barcellona per le prossime due sessioni, quella di gennaio e giugno 2015. Sanzione che arriva dopo la sospensione della pena che era stata comminata alla società blaugrana ad aprile scorso in seguito alla violazione dell’articolo 19 della normativa sui trasferimenti internazionali dei minori. Ai catalani – che avevano presentato richiesta d'appello ma hanno visto il ricorso respinto – era stata inflitta anche un'ammenda di 450 mila franchi svizzeri (circa 370 mila euro) ma concessa la possibilità di portare avanti affari per rimodulare la rosa a disposizione di Luis Enrique. ter-Stegen (portiere prelavato dal Borussia Moenchengladbach), Claudio Bravo (numero uno del Cile al Mondiale in Brasile), Ivan Rakitic (centrocampista del Siviglia), Mathieu (difensore centrale del Valencia), Luis Suarez (attaccante del Liverpool), Vermaelen (difensore dell'Arsenal) i colpi più importanti effettuati nella finestra compresa tra giugno scorso e fino a oggi. La stangata della Fifa, infatti, consente al club iberico di completare la campagna trasferimenti che, come da calendario, si chiuderà entro la fine dell'attuale mese di agosto.

Le violazioni rilevate dalla Fifa e contestate al Barcellona

Le irregolarità rilevate all'epoca, secondo gli organi di controllo della Federazione internazionale, facevano riferimento alle operazioni su calciatori under 18 e ingaggiati nel periodo compreso tra il 2009 e il 2013. Tra questi, a destare maggiori perplessità erano stati i contratti stipulati con i talenti sud-coreani Seung Woo Lee (ribattezzato il Messi asiatico), Paik Seung-Ho e Jang Gyeolhee (in aggiornamento). A finire sotto la lente, però, furono anche quelli con il nigeriano Bobby Adekanye, ill camerunese Patrice Sousia e il francese Theo Chendri.

I precedenti. Nella storia più recente una vicenda del genere aveva lasciato il segno anche sulla Roma e sul Chelsea: nell'estate del 2005 i giallorossi per violazioni commesse per ingaggiare il francese Mexes; nell'inverno del 2010 i blues per irregolarità nell'acquisto di Kakuta. Il club capitolino scontò la pena pagando 7 milioni di euro di indennizzo all'Auxerre e con lo stop alle trattative fino al gennaio del 2006. Gli inglesi, invece, riuscirono a dimostrare la loro innocenza dinanzi al TAS: ottenendo prima la sospensione e poi la cancellazione della sanzione.

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