La Federcalcio brasiliana invita il Chapecoense a tornare a giocare
Mentre ancora si sta cercando di metabolizzare il dramma di quanto accaduto dopo lo schianto aereo in Colombia dove sono morti 20 giocatori del Chapecoense, in Brasile si sta già lavorando per far sì che si ritorni a giocare. Una scelta che ha già suscitato polemiche e irritazione da più parti del mondo dello sport e che ha portato la CBF, la Federcalcio brasiliana al centro delle critiche. Ma molto probabilmente il prossimo 11 la squadra di Chapecò sarà obbligata a disputare la partita del campionato regolare, contro l'Atletico Mineiro che si è già detto contrario.
La proposta della Federcalcio
Nessuna imposizione, ma un tentativo di riportare la normalità anche in campo. Che ha portato con sè forti critiche soprattutto per l'errata scelta dei tempi. Mentre si contano ancora i morti, parlare di calcio giocato è prematuro. Ma la Federcalcio brasiliana ha già contattato Ivan Tozzo, presidente del club, perché possa scendere in campo la prossima settimana e disputare la partita di campionato. Non sarà una gara come le altre, il prossimo 11 dicembre, giocherebbe solamente il Chapecoense contro l'Atletico Mineiro, in una simbolica ripartenza.
Una grande festa in onore di Chapecò
Ivan Tozzo, presidente del club brasiliano colpito dalla tragedia, ha fatto presente di non poter disporre di giocatori, di non avere le forze per poter onorare l'impegno ma la CBF ha insistito proponendo di far giocare le scuole calcio di Chapecò, i ragazzi delle giovanili, chi se la sente tra i superstiti: "dev'essere una grande festa" è stato il messaggio della Federcalcio brasiliana " perché Chapecò e il Chapecoense meritano di avere tutte le attenzioni rivolte verso di loro". Un'iniziativa lodevole ma che appare maledettamente prematura. E che ha già ricevuto il secco rifiuto dell' Atletico Mineiro, l'avversario della partita di campionato.