La favola dell’AZ Picerno approda in Serie C: festa promozione dopo lo 0-0 col Taranto
Quella che sembrava una favola ora è realtà: l'AZ Picerno, squadra di un paese della Basilicata con cinquemila abitanti che milita in Serie D dal 2015, grazie al pareggio in casa contro il Taranto ha conquistato la matematica promozione in Lega Pro con due giornate di anticipo e al termine di una cavalcata segnata da 24 vittorie: i melandrini hanno avuto un ruolino di marcia impressionante e i nove i punti di vantaggio sul Cerignola, che oggi ha pareggiato in casa del Granata 1-1, la dicono lunga sul capolavoro che ha compiuto Domenico Giacomarro e il suo staff. Allo stadio "Donato Curcio" il Picerno ha portato a casa il punto che tutti attendevano nelle ore precedenti alla sfida, che è iniziata con quasi mezz'ora di ritardo, e così la festa per la storia promozione è iniziata al triplice fischio.
Una vera e propria impresa che porta il nome di calciatori come Esposito, Kosovan, Coletta, D’Alessandro, Tedesco, Pitarresi, Impagliazzo, Sambou, Caiazza, Vancore, Langone e Santaniello: questi nomi da oggi sono storia del calcio lucano.
Il brutto episodio nell'intervallo
Il sito BluNote ha riportato che "Favetta, Croce e Manzo sono in ospedale perché sarebbero stati colpiti alle spalle da uno steward che avrebbe usato un tirapugni. Croce sarebbe stato espulso perché avrebbe reagito all’aggressione".
Proprio Croce in occasione di questo episodio è stato espulso per aver reagito all'aggressione e sia l'ufficio stampa che il direttore generale della squadra ionica hanno lamentato la cattiva accoglienza da parte dei padroni di casa che, dal canto loro, si sono difesi parlando di provocazione da parte dei calciatori ionici. Il Taranto ha fatto sapere che farà ricorso e adesso bisognerà attendere le decisioni del Giudice Sportivo. Una macchia su quella che doveva e poteva essere una giornata memorabile.
Il patron Curcio, dagli States al sogno Serie C
Il Picerno è nelle mani dell'imprenditore-patron Donato Curcio, emigrato picernese negli Stati Uniti, che ha finanziato i lavori per la ristrutturazione dello stadio del centro lucano, che gli è stato intitolato per riconoscenza, e che ha dato una mano consistente per la costruzione della squadra negli anni centrando oggi questa straordinaria e storica promozione. Nello staff dirigenziale dei lucani ha un ruolo importantissimo Enzo Mitro, ex guardalinee internazionale.