La doppietta di Dybala per il primato Juve. Higuain al top ma sbaglia ancora su rigore
Dare una spallata decisiva al Napoli e mettere pressione ai partenopei in vista della gara con l’Inter di questa sera. L’intenzione della Juventus era chiara e in questa 28esima giornata, contro l’Udinese, l’idea era proprio quella di allungare ulteriormente dopo la buona prova offerta anche in Champions League contro il Tottenham. All’Allianz Stadium di Torino il match è terminato con il punteggio di 2-0 in favore della squadra di Allegri grazie alla doppietta di Dybala. Una partita che ha visto subito i padroni di casa partire forti con diverse occasioni anche se l’Udinese non è stata di certo a guardare rendendosi pericolosa subito con una velenosa punizione di Jankto.
Diverse le novità di formazione rispetto alla gara di Londra con l’inserimento di De Sciglio nel ruolo di terzino destro nel 4-3-3 di partenza e con Marchisio e Sturaro al posto di Matuidi e Pjanic a centrocampo. Tutto confermato in attacco con Douglas Costa, Higuain e Dybala a comporre il tridente. Oddo si è affidato invece a Maxi Lopez come unica punta nel 3-5-2 iniziale con Jankto a fungere da jolly alle spalle dell’argentino. Ma andiamo a vedere i top e i flop di questo Juventus-Udinese, evidenziando anche alcuni importanti aspetti della gara.
Centrocampo tutto nuovo per Allegri
Tante novità per quanto riguarda la Juventus nell’undici iniziale proposto da Allegri contro l’Udinese. In difesa infatti la presenza di De Sciglio dal primo minuto ha permesso a Lichtsteiner di rifiatare mentre ha sorpreso la scelta di tenere fuori due centrocampisti fondamentali come Matuidi e Pjanic finiti fuori ad inizio partita.
Al loro posto Sturaro e del ritorno tra i titolari di Marchisio che ormai pienamente recuperato, aveva tutta l’intenzione di dimostrare, al fianco di Khedira, di essere tornato il ‘Prinicipino’ coraggioso che ha sempre fatto la differenza nella squadra di Allegri. In attacco scelte obbligate e confermati i tre tenori di Londra con Douglas Costa, Dybala e Higuain a formare il tridente offensivo. In porta Szczesny per far rifiatare Buffon.
Udinese con l’intento di spingere sugli esterni per impensierire la Juve
Cambia poco anche Oddo che in modo molto coraggioso e come di consueto piace fare all’ex tecnico del Pescara, nonostante l’avversario, gioca sempre in maniera molto spregiudicata. Widmer e Ali Adnan sono stati confermati ancora una volta sugli esterni con la speranza di riuscire a mettere in difficoltà la difesa bianconera.
La scelta di Maxi Lopez è stata emblematica dato che in attacco i friulani poggiavano molto sulle giocate di Jankto che girava intorno all’attaccante argentino cercando di non dare punti di riferimento ai padroni di casa che in più di un’occasione sono stati costretti a fermare il fantasista dell’Udinese con dei falli (giallo per Chiellini dopo 1 minuto e mezzo).
Il primo tempo dell’Allianz Stadium
La gara è cominciata subito con una Juventus arrembante e chiaramente intenzionata a chiudere la contesa nonostante una difesa dell’Udinese a dir poco organizzata che non ha mai concesso spazi importanti agli inserimenti di Dybala e dei centrocampisti della squadra di Allegri. Anzi, la prima occasione pericolosa è stata di marca friulana con Jankto che ha impensierito Szczesny con una punizione velenosa che il portiere polacco è riuscito a respingere con non poche difficoltà.
Una punizione causata da un fallo di Chiellini che è costato il giallo al difensore della Juventus. Ma a sbloccare l’esito della gara è stata una punizione magistrale di Paulo Dybala che ha insaccato in rete il gol dell’1-0 che ha dato maggiore tranquillità alla Juventus chiudendo la prima parte di gara con i padroni di casa in vantaggio.
Dybala la chiude nel secondo tempo
Dopo aver chiuso la prima frazione con il punteggio di 1-0, la Juventus è entrata in campo con l’intenzione di chiudere la contesa soprattutto dopo l’errore dal dischetto di Higuain. E infatti la volontà della Juventus è stata subito premiata, solo dopo 4’ dall’inizio del secondo tempo, ancora una volta con Dybala, bravo a farsi trovare pronto per il gol del 2-0.
L’assist di Higuain è stato decisivo in questo senso con i due argentini che sono sembrati molto ispirati nel pomeriggio dell’Allianz Stadium. Una capacità, quella della Juventus, di riuscire sempre a rendersi pericolosa in qualunque momento della partita, che giustifica la posizione di classifica attuale che potrebbe davvero concedere ai bianconeri, adesso, la testa della classifica.
Juventus poco brillante ma cinica come sempre
La Juventus non è mai sembrata in difficoltà fin dai primi minuti della gara nonostante un’Udinese presentatasi a Torino con poca paura e con la voglia di sorprendere i campioni d’Italia. Ma ancora una volta nella Juventus, nonostante una gara non proprio positiva, a fare la differenza sono stati i singoli con Dybala decisivo su calcio di punizione e autore del gol che ha praticamente chiuso la gara.
Sarebbe potuto esserlo ancor di più dopo il rigore procurato dalla stessa ‘Joya’ dopo un fallo ingenuo della difesa friulana che però Higuain si è fatto parare da Bizzarri. Il primo tempo si è concluso comunque con il vantaggio della Juventus. Nella ripresa, la Juventus chiude praticamente la contesa dominando completamente a centrocampo e pungendo in contropiede, ha trovato anche il gol del raddoppio con il solito Dybala servito da un Higuain che nella ripresa ha riscattato il rigore fallito.
I migliori in campo all’Allianz Stadium
Dybala si ripete: gol e punizione perfetta
Terza partita consecutiva dal suo rientro dopo l’infortunio e decisivo anche in questa occasione. Terzo gol personale di Dybala su calcio di punizione dopo Spal e Sassuolo e secondo fondamentale per le sorti della Juventus. Il vantaggio dei padroni di casa contro i friulani è frutto di una rete pazzesca del fantasista argentino che oltre a firmare il vantaggio, ha il merito di essersi piazzato sempre tra le linee mettendo in difficoltà la linea di difesa dell’Udinese che ha fatto fatica a fermarlo.
La prodezza su punizione è un capolavoro che mette ancora una volta in evidenza l’importanza di questo calciatore dopo il gol vittoria di Londra contro il Tottenham in Champions League che ha consentito alla squadra di Allegri di superare il turno e accedere ai quarti. Il ritorno in campo della ‘Joya’ è fondamentale per la Juve a questo punto della stagione e lo dimostra anche il raddoppio nella ripresa grazie ad un Higuain versione assist-man.
Higuain sbaglia dal dischetto, ma che assist!
Non tanto sul risultato, quanto sul suo score personale, il rigore di Higuain, ancora una volta, come accaduto all’andata contro il Tottenham in Champions, poteva pesare tanto sulle sorti della gara. Il ‘Pipita’ infatti, sul punteggio di 1-0, nel primo tempo, si è fatto ipnotizzare da Bizzarri un rigore che avrebbe potuto permettere alla Juventus di chiudere la gara dopo già 45’.
La gara dell’ex Napoli non è stata negativa ma quel penalty fallito ha poi leggermente condizionato la gara dell’argentino che però poi si è riscattato nella ripresa con un assist al bacio per Paulo Dybala consentendo al connazionale di chiudere la gara, dopo il 2-0 della ‘Joya’. Entrambi sempre più decisivi in questo momento per la Juventus.
La partita di Sturaro fa felice Allegri
Giocatore che sta bene, affidabile e su cui Allegri ripone una grande fiducia. Sturaro, il centrocampista ex Genoa, schierato un po’ a sorpresa tra i titolari contro l’Udinese (sembrava potesse giocare Bentancur), è stato uno dei migliori in campo insieme ad Higuain e Dybala, rompendo ogni tentativo di inizio azione offensiva da parte della squadra friulana.
Corsa, condizione fisica invidiabile e quella capacità di andare anche ad aiutare in difesa i compagni durante la fase di ripiegamento, hanno fatto della partita di Sturaro un vero e proprio capolavoro. Da secondo calciatore meno utilizzato da Allegri in stagione (dopo Howedes), Struraro si dimostra essere un calciatore sempre pronto quando chiamato in causa. Assolutamente promosso.
I flop di questo Juventus-Udinese
Angella in difficoltà sulla marcatura di Higuain
La difesa dell’Udinese si era presentata bene all’Allianz Stadium con una linea perfetta formata da Nuytinck, Samir e Angella. Ma nonostante questo, proprio quest’ultimo, è sembrato l’uomo della retroguardia friulana più in difficoltà rispetto agli altri. Un suo fallo su Higuain, costatogli poi l’ammonizione, ha consentito, in quella occasione, a Dybala di realizzare il gol su punizione che ha sbloccato la gara dell’Allianz Stadium.
Un errore importante che ha permesso alla Juventus, da quel momento, di gestire la gara e mettere un freno alle azioni propositive degli ospiti che si sono comunque resi pericolosi con velenosi traversoni provenienti dagli esterni che però hanno sempre trovata pronta la difesa della Juventus. Un flop assoluto.
Barak spento e poco attivo in campo
Il nuovo centrocampo della Juventus ha messo in netta difficoltà l’azione offensiva dell’Udinese che proprio in quella zona di campo fa la sua forza. Messi in difficoltà, il reparto della squadra di Oddo ha visto in Barak l’uomo messo maggiormente a disagio dalle chiusure degli spazi da parte di uno Sturaro a dir poco strepitoso in campo.
Il fantasista dei friulani non ha avuto modo di inserirsi e partecipare al meglio all’azione offensiva della squadra e accompagnare Maxi Lopez e Jankto negli affondi tra la difesa dei campioni d’Italia. Spento e in ombra per tutta la gara è sicuramente da rivedere ma resta comunque un giocatore dall’ottima prospettiva futura.
Mai visto in campo Maxi Lopez
Su di lui Oddo aveva riposto tutte le speranze offensive della sua Udinese. Ma la capacità di andare in rete della squadra friulana, sfruttando la profondità, poco si sposa con le caratteristiche tecniche di Maxi Lopez che, a differenza di Lasagna (infortunato e sempre titolare con Oddo), non riesce a crearsi mai quello spazio necessario che consente l’inserimento dei centrocampisti.
Servito poco e anche male, l’ex Catania e Torino non è mai stato decisivo e ha toccato pochissimi palloni pericolosi per mettere in difficoltà la difesa juventina. Giusta la sostituzione con Perica.