La doppia vendetta di Pratto nel Super Clasico di Copa: sul Boca e sul Genoa, ecco perché
Il Super Clasico della Copa Libertadores che ha consumato il suo primo atto di 90 minuti, terminati con un esaltante 2-2, ha parlato anche un po' italiano. O meglio, genovese. Per vie traverse ovviamente, ma il punto d'incontro è arrivato grazie alla prestazione di un giocatore in particolare, Lucas Pratto, oggi bomber del River Plate, andato a segno.
Perché Pratto è un ex giocatore del Genoa, dove ha giocato una manciata di partite senza quasi lasciare traccia tangibile del proprio passaggio ed è cresciuto nel Boca Juniors, contro cui si è distinto con la maglia del River, club legato a doppio filo con la città di Genova e i suoi abitanti, tanto che i tifosi si fanno chiamare da sempre "xeneizes".
Perché Pratto ha visto ‘rossoblù'
Il motivo per il quale i tifosi del Boca Juniors si chiamano in questo modo è dovuto al fatto che il Quartiere "de La Boca" ebbe una forte immigrazione di genovesi, i quali portarono il loro dialetto ed il loro modo di parlare. Gli abitanti del quartiere parlavano genovese a tal punto che all'inizio del XX Secolo, quando nasce questa passione, le maestre dovevano conoscere il genovese per poter comunicare con i bambini. E ancora adesso i “genoani” si sentono fratelli dei “xeneizes” così tanto che al “Luigi Ferraris" si possono trovare molti tifosi con magliette, cappellini, sciarpe e bandiere del Boca Juniors.
Un gol e mezzo e due vendette
In questo senso, la prestazione e il gol di Lucas Pratto assume ancor più una doppia rivincita per un giocatore che quando vede "Genova", si trasforma a tal punto da risultare decisivo. Con la rete del primo recupero per il momentaneo 1-1, poi trasformatosi in definitivo 2-2 al 61′ per la autorete Izquierdoz, in difficoltà proprio per la presenza di Pratto. Con un solo gol (e mezzo), insomma, Pratto in 90 minuti davanti al suo ex Stadio, si è vendicato due volte del suo passato. E il bello deve ancora venire con il ritorno fra due settimane in casa del River.