La critica di Dani Alves: “Parigi è una città stressante e razzista”
Dani Alves è uno di quei calciatori che spesso tende a far parlare di sé. Il calciatore brasiliano è tornato in Patria, al San Paolo, ma la sua ultima esperienza calcistica europea non lo ha molto soddisfatto. Il calciatore di Juazeiro ha giocato per due anni a Parigi prima di riprendere la strada di casa e anche se a livello professionale ha trovato un livello elevato e ha anche continuato ad aggiungere titoli, la città francese non lo ha soddisfatto pienamente. Il laterale brasiliano lo ha spiegato in un'intervista per GQ muovendo delle critiche precise:
Andare a Parigi è stato interessante dal punto di vista culturale. Se ci vai per una settimana sarà il viaggio della tua vita ma starci a lungo alla fine delude. Mi ricorda un po' San Paolo. I parigini sono dei grandissimi razzisti. Contro di me non hanno fatto nulla, perché avrei mandato tutti a quel paese, ma nei confronti dei miei amici si.
Dani Alves preferisce Siviglia e Barcellona a Parigi
L'ex difensore di Siviglia e Barcellona assicurò che gli è piaciuto di più vivere nella città andalusa e in quella catalana piuttosto che nella capitale francese: "Le persone sembrano brasiliane, vivono in strada e hanno più energia. La gente è più cattiva, ma io preferisco questo tipo di persone". Il brasiliano è in Europa proprio al Siviglia nel 2002 e poi ha vissuto in Spagna fino al 2016, indossando la camiseta del Barcellona prima di andare alla Juventus per un anno. Ora è tornato in Brasile dopo aver firmato per il San Paolo ma la situazione, anche lì, non è tutta rose e fiori.
San Paolo nei guai per l'ingaggio di Dani Alves
Secondo quanto ha riportato il quotidiano spagnolo AS, Dani Alves è riuscito a strappare un bello stipendio da 4 milioni di euro, il più ricco di tutto il Sudamerica, ma il San Paolo paga attualmente solo un terzo dello stipendio del calciatore brasiliano perché il resto doveva essere a carico degli sponsor, così come i diritti di immagine del calciatore. Il problema è che questi sponsor non si trovano e gli introiti, fino a questo momento, sono stati molti meno di quanto previsto. Se non dovesse esserci novità a breve, a pagare i 4 milioni per intero sarà proprio il club paulista, con ripercussioni economiche importanti.