La crisi del Milan e un 2015 con soli 10 punti in classifica: una media da retrocessione
Se il campionato fosse iniziato con il 6 gennaio 2015, il Milan di Filippo Inzaghi sarebbe in piena bagarre per non retrocedere essendo un delle squadre che meno ha fatto in classifica, conquistando pochissimi punti, certificando una crisi che oramai non sembra conoscere freno, confermando che il ‘progetto' tecnico attorno a Superpippo fa acqua da tutte le parti. In cima alla classifica del 2015 ovviamente c'è la solita Juventus: i cannibali bianconeri primeggiano con 25 punti messi insieme, ben tre in più della Lazio che tanto bene sta facendo in queste ultime settimane. Terza forza del 2015 c'è la Fiorentina, altra forza emergente in questa seconda parte di stagione, riuscita a salire sul podio proprio grazie all'ultimo successo contro i rossoneri.
Meglio del Milan dunque tutte le altre grandi o presunte tali, anche i cugini dell'Inter che pur nelle acque agitate di una stagione tormentata hanno racimolato più punti superando in classifica i rossoneri. Certo, lo spettro della serie B è lontanissimo perché nel 2014 il Milan ha raccolto sufficienti punti per non pensare minimamente a difendersi dalla retrocessione, avendo da sempre ben altri obiettivi stagionali, ma da gennaio ad oggi la crisi strutturale si evidenzia in tutta la sua grandezza guardando proprio i punti conquistati. Peggio del Milan solamente il Parma oramai in balìa del fallimento, Atalanta e Cagliari.
Oltre ai Ducali, che stanno vivendo una situazione particolare e obiettivamente non vanno considerati avendo anche due partite da recuperare, dunque, solo l'Atalanta (che non a caso ha esonerato Colantuono) e il Cagliari (sballottato tra Zola e Zeman) sono riusciti a fare meno punti del Milan. Nove per l'esatezza quelli di Atalanta e Cagliari, che hanno vissuto un doppio cambio di allenatore e stanno provando a rimettersi in linea di galleggiamento. Il magro bottino del Milan invece si ferma a soli dieci punti in questo nuovo anno, una misera doppia cifra che sa di retrocessione e che, in altri periodi storici, avrebbe visto Pippo Inzaghi venire esonerato invece di ricevere ad ogni sconfitta la fiducia della società.