La crisi del Genoa: prima l’esonero di Juric poi la scelta del nuovo allenatore
Piove, anzi diluvia sulla Genova rossoblu. La sconfitta nel derby, la terza consecutiva da padroni di casa, lascia il Grifone a soli sei punti in classifica dopo dodici giornate di campionato e allontana definitivamente Ivan Juric dalla panchina genoana. L'ultima spiaggia per il tecnico, che aveva provato a scuotere i suoi alla vigilia spiegando che era una partita dello stesso valore di una finale di Champions League, sarà quasi certamente fatale al 42enne allenatore croato.
"Il mio esonero? Non ho ancora sentito nessuno, ma penso sia nell'aria – ha ammesso Juric a Premium – Aspetto la decisione della società, ma ai ragazzi posso rimproverare nulla. Ci hanno messo il cuore e li ringrazio. Purtroppo abbiamo preso il primo gol mi nasiera ridicola, una rete che una squadra di Serie A non deve prendere. Ora non so cosa può succedere, ma sono sicuro che il Genoa si salverà. Se con il sottoscritto o con qualcun'altro, lo dovete chiedere al presidente".
Il club valuta le alternative per la panchina
"Fisicamente eravamo in partita, e nell'ultima mezz'ora abbiamo dato più di loro – ha concluso Juric – Ho cambiato modulo e giocatori e chiesto più pressione, purtroppo non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto. Il calcio è spietato, a volte gira bene a volte male".
Come riportato da Rai Sport, il tecnico del Genoa avrebbe ormai le ore contate. Il club di Enrico Preziosi, sta infatti valutando il da farsi. L'esonero sembra inevitabile e, sfruttando la sosta per le Nazionali, la società avrebbe il tempo di dare la squadra ad un altro allenatore. Tra i candidati per la panchina Davide Ballardini, Stefano Colantuono ed Edy Reja.