La cosa sbagliata nel momento sbagliato: adesso, Gigio difenditi da solo

Oramai il Milan non sembra avere più speranze nel ricucire lo strappo con Gianluigi Donnarumma. Da questo pomeriggio, ore 16:08, il portiere rossonero ha chiuso anche l'ultimo spiraglio di possibilità. In un tweet sul suo profilo ufficiale, utilizzando ancor meno dei 140 caratteri messi a disposizione dal social network, con due hastag che – da soli – avrebbero già detto più di altre mille parole: #Donnarumma e #Raiola. Non un accenno al Milan, non una menzione alla società. Semplicemente una conferma a quanto è accaduto negli scorsi giorni, al di là delle voci, delle dicerie, del caos social sublimato dalla decisione di chiudere tutti i propri account dopo un presunto attacco degli hacker, delle insinuazioni e delle offese: la storia con il Milan si è chiusa in quel tardo pomeriggio dello scorso 15 giugno, con l'incontro tra Raiola, Fassone e Mirabelli. Il resto, tutto il resto, sono e resteranno chiacchiere.
Non c'era bisogno di scrivere un tweet. Non c'era bisogno di offrire di nuovo il fianco alle polemiche. Non c'era bisogno di dover esternare il proprio pensiero. Non c'era bisogno nemmeno di dare appoggio pubblico a Raiola. Ciò che ha scritto Gianluigi Donnarumma sul suo profilo ufficiale di Twitter è purtroppo la conferma che un diciottenne quando non è ben consigliato, sbaglia più di quanto sia concesso per la sua giovane età. Perché di questo si tratta, di consigli. Non si può pensare che un ragazzo possa da solo decidere tutto, sempre e subito. Come nel caso di una delicatissima trattativa che decide il proprio futuro e quello del club in cui è cresciuto.
Una frase che ha lasciato il segno. E – questa volta – non solo nel cuore e nella mente dei tifosi ma anche in società. La speranza, ora, è che il Milan sia superiore al danno: o riesca a venderlo entro agosto ad una cifra che permetta nuovi investimenti nel collettivo o lo utilizzi al meglio in stagione per ottenere traguardi importanti per il club. Perso per perso, tanto vale dimostrare di essere la parte razionale di tutta questa vicenda.