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La Chapeconese torna in campo due mesi dopo la tragedia aerea

La squadra nata dalle ceneri di quella decimata dal tragico incidente aereo di Medellin esordirà in campionato contro il Palmeiras.
A cura di Marco Beltrami
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Solo due mesi fa, una vera e propria tragedia cancellava di fatto la Chapecoense che, nell’incidente aereo di Medellin, perdeva ben 19 calciatori. Oggi tutto il mondo del calcio e non solo è pronto per incoraggiare la nuova Chape, quella che proverà a rinascere dalle ceneri di una squadra entrata nella leggenda. Domenica 22 gennaio alle 21 italiane, la formazione biancoverde guidata dal nuovo allenatore Vagner Mancini, che ha raccolto l’eredità di Caio Junior, tornerà in campo. Esordio in campionato contro il Palmeiras in quello che è un vero e proprio derby biancoverde, per una Chape che ripartirà dunque dal match  contro i campioni in carica, che per uno scherzo del destino sono anche l’ultima compagine affrontata prima dell’incidente alla vigilia della finale di Copa Sudamericana.

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Sembrava impossibile inizialmente poter ricostruire la squadra, e invece la Chapecoense potrà regolarmente esordire. La dirigenza infatti ha deciso di promuovere in prima squadra numerose pedine della Primavera, che dunque avranno sulle spalle una pesante eredità. Al loro fianco ci saranno anche i calciatori che gli altri club hanno ceduto in prestito, per aiutare i biancoverdi, oltre a vecchie conoscenze del calcio italiano come l’ex Palermo De Melo, e l’ex estremo difensore Artur che in Serie A ha vestito le casacche di Roma, Siena e Cesena. Senza dimenticare Martinuccio il centravanti che è scampato alla tragedia per non aver partecipato alla trasferta maledetta

I tifosi della Chape comunque aspettano quelli che ormai sono diventati i loro idoli, ovvero i superstiti Neto, tornato a camminare proprio nei giorni scorsi, e Ruschel che è già tornato in campo per il nuovo corso della sua squadra. Non sarà così invece per Follman, che ha subito l’amputazione della gamba, che potrebbe magari ricoprire un ruolo particolare nella società della città di Chapecò.

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