La Champions delle sorprese, i 5 casi più clamorosi agli ottavi di finale
La magia dello sport in generale e del calcio in particolare si realizza con storie affascinanti, ispiratrici, umanamente alte e, soprattutto, sorprendenti. E sì perché proprio quando il normale copione di alcuni incontri decisivi viene rivoluzionato e ribaltato nei più classici dei "Davide contro Golia", il calcio allarga i cuori di tutti e fa segnare nuovi appassionati, nuovi innamorati di questo splendido gioco.
Così, a pochi giorni dagli Ottavi di finale della maggiore competizione calcistica internazionale per club, la Champions League, fra i vari confronti in calendario, precisamente quello fra i “galattici” del Real Madrid ed i "proletari" del Napoli, anche come buon auspicio per gli azzurri chiamati alla titanica impresa, vediamo cinque clamorosi casi nei quali le compagni cosiddette "underdog" hanno vinto, proprio in questo specifico turno a eliminazione diretta (della nuova formula della Coppa dalla stagione 1992/93), a dispetto dei pronostici contro blasonati squadroni, aumentando per giunta il fascino del football.
Manchester United-Galatasaray 1993/94
È il 3 novembre 1993 ed allo stadio di Istanbul, il caldissimo Ali Sami Yen, sta andando in scena una serata da leoni per il Galatasaray di mister Reiner Hollmann a 90 minuti dall’impresa di eliminare i blasonati campioni in carica della Premier League del Manchester United. Il risultato dell’andata, 3-3 all’Old Trafford grazie alle reti di Arif Erdem, l’autogol di Steve Bruce e Turkylmaz (un passato con Bologna e Brescia), peraltro 10 giorni dopo la scioccante mancata qualificazione dell’Inghilterra per i mondiali di Usa ’94, autorizza tifosi e pubblico a sperare.
Così, l’ambiente è torrido, la partita dura e accesa con gli uomini di Ferguson che attaccano, combattono, insistono in cerca di quella salvifica rete in grado di espugnare il fortino turco. E invece, come nelle storie più imprevedibili, il Gala mostra i denti, resiste, getta i cuore oltre l'ostacolo mettendo in campo tutte le qualità lecite e meno lecite (colpi proibiti, risse e parapiglia con la conseguente espulsione di Cantona) per poi conquistare a fatica lo 0-0 che vale l’approdo ai Quarti di finale, vale la storia.
Deportivo La Coruna-Juventus 2003/04
L’edizione della Champions League 2003/04 si è forse segnalata come una delle più imprevedibili di questa spettacolare manifestazione con tante sorprese e inaspettate eliminazioni. Fra queste, proprio quella fra Juventus e Deportivo La Coruna. Nell’ultimo anno dell’era Lippi, quello, per intenderci, successivo alla sconfitta nella finale di Manchester contro il Milan di Ancelotti, la Juve tenta di ritornare in finale (stavolta a Gelsenkirchen) per provare a impadronirsi di quella coppa che manca, nonostante 3 finali, dal 1996.
Sulla sua strada però, proprio agli ottavi di finale, i bianconeri incontrano il Super Depor di Javier Irureta che, in trance agonistica, vincerà entrambe le sfide: 1-0 con gol di Luque nell’inferno del Riazor e 0-1 al Delle Alpi con marchio dell’indimenticabile El Rifle Pandiani, l’impresa è servita. Un’impresa poi, bissata, ai Quarti, quando, con una incredibile remuntada gli uomini in biancoazzurro elimineranno il Milan fino ad arrendersi in semifinale con il Porto di Mourinho.
Psv-Arsenal 2006/07
La terza sorpresa di questa nostra shortlist dei club “underdog” degli Ottavi di Champions League è, senza dubbio, il Psv di Ronald Koeman versione 2006/07. E sì perché la compagine di Eindhoven in quella precisa edizione arrivò a battere proprio il rabbioso Arsenal di Wenger e Henry il quale, l’anno prima, dovette rinunciare al sogno di condurre il trofeo ad Higbury (l’ex stadio dei Gunners) a causa della sconfitta subita nella finalissima di Parigi contro il Barcellona (2-1 con rete decisiva di Belletti). Nonostante i pronostici dettati dal grande valore del club inglese, più forte sulla carta dei rivali olandesi, il Psv riuscì a superare ugualmente il turno con una vittoria in casa per 1-0 (Mendez) ed una strenua resistenza a Londra con gol, decisivo, a 7 minuti dai supplementari del brasiliano Alex.
Roma-Real Madrid 2007/08
In una delle migliori recenti stagioni della Roma (scudetto del 2000/01 a parte), ovvero quella del 2007/08 i giallorossi, oltre a conquistare Coppa Italia, Supercoppa Italiana ed a posizionarsi alle spalle dell’Inter in campionato a sole 3 lunghezze di distanza, riuscirono a portarsi a casa anche lo scalpo dei Galacticos del Real Madrid. Durante gli Ottavi di finale di quella edizione (poi vinta dal Manchester United), infatti, gli uomini di Spalletti qualificatisi secondi nel gruppo F pescarono nell’urna proprio il Real dell’allora tecnico tedesco Bernd Schuster.
Malgrado la forza, il palmares ed il blasone degli spagnoli che annoveravano in campo Raul, Robben, Van Nistelrooy, Sneijder e molti altri, Totti & co. non si fecero intimidire dominando la doppia contesa vincendo la sfida d’andata all’Olimpico per 2-1 ed espugnando, due settimane dopo con identico risultato (reti di Taddei e Vucinic), il Santiago Bernabeu, madrileni a casa.
Lione-Apoel 2011/12
A chiudere questa nostra rassegna dei match più sorprendenti degli Ottavi di finale troviamo una autentica favola della Champions da raccontare e tramandare per i prossimi decenni, parliamo della “Cenerentola” Apoel stagione 2011/12. Quell'anno, infatti, i ciprioti di Nicosia giungono, dopo ben tre turni preliminari ed un insperato primo posto nel gruppo G davanti allo Zenit, miracolosamente ai turni ad eliminazione diretta contro i francesi del Lione.
Certo, la compagine transalpina non è più quella macchina invincibile che ha conquistato sette Ligue 1 consecutive dal 2001 al 2008 ma annovera fra le proprie fila calciatori nettamente più forti come Lloris, Gourcuff, Kallstrom, Bastos, Lacazette e tanti altri. Ciò nonostante, i ciprioti, zeppi di carneadi sudamericani, portoghesi e qualche greco non si scompongono e, alla sconfitta per 1-0 a Lione (Lacazette), rispondono in casa al GSP stadium con identico risultato (Manduca) salvo poi battere i “Golia” di Francia ai rigori con due parate dell’estremo difensore dei gialli di Nicosia Chiotis che regala una gioia ad un intero Paese.