La carica dei 1999. La top 11 degli Under 18 più preziosi al mondo
“Fame”, in Italia “Saranno Famosi”, è il nome di una fortunata serie televisiva statunitense che ben si presterebbe a descrivere l’ideale formazione dei giovani calciatori, non ancora maggiorenni, che più di tutti hanno fatto intravedere ottime cose nella loro brevissima carriera nelle giovanili o, addirittura, in prima squadra. Un titolo abbastanza eloquente che andrebbe associato ad un altro programma, stavolta made in Italy, “Classe di ferro” che, lungo l’asse televisivo, spiegherebbe la “forza” dell’anno che andiamo ad approfondire, vale a dire: il 1999. Al di là delle metafore filmiche però, stiliamo, per rendimento e valutazione di mercato, l’11 dei classe ’99 più interessanti nel panorama calcistico mondiale.
Donnarumma batte Lafont per 2 mesi e 5 giorni
A difendere i pali di questa compagine dei migliori Under 18 in giro per il mondo avremmo un costante e interessante nonché perenne ballottaggio fra l’italiano Donnarumma ed il francese Lafont. I due portieri, infatti, pur essendo dei classe ’99 (34 anni in due) sono già da oltre 1 anno titolari delle rispettive squadre, il Milan ed il Tolosa. A spuntarla però, di là da giudizi tecnici, dovrebbe essere l’estremo difensore rossonero più giovane del suo omologo transalpino di 1 mese e 2 giorni e con un esordio nel massimo torneo calcistico nazionale ancora più da record rispetto al collega con un anticipo di 2 mesi e 5 giorni.
De Ligt-Sarr, la difesa del futuro
All’abbondanza nel comparto portieri, invece, si affianca una certa qual “inesperienza” (ci mancherebbe altro) in difesa con “solo” 2 dei 4 componenti di questo pacchetto arretrato che hanno già fatto il loro debutto coi “grandi”. A destra, in una linea a 4, a strappare una maglia da titolare ci sarebbe il terzino del Chelsea Dujon Sterling, buona corsa e capacità di spinta (3 reti nella Premier League 2) valutato 200mila euro. Sul lato opposto, l'italiano della Primavera della Fiorentina Luca Ranieri che, pur non essendo mai sceso in campo col sodalizio di Sousa, è una pedina fondamentale dell’Under 19 di mister Federico Guidi. Al centro, si esprimerebbero due dei migliori prospetti del panorama calcistico olandese e francese: De Ligt dell'Ajax (già 2 presenze in Europa League) e Malang Sarr colonna portante della difesa del Nizza, ovvero la meno battuta della Ligue 1 (solo 13 reti al passivo). Un buon pacchetto arretrato che, fra Donnarumma e lo stesso Sarr, garantirebbe forza, leadership, longevità ed un potenziale davvero impressionante.
Centrocampo operaio per i 1999
A centrocampo, in una linea mediana a 3, un triumvirato di giovani elementi dal valore complessivo, di sicuro in aumento in breve tempo, di 900mila euro. Una somma discreta che viene assorbita per la maggior parte dall'esterno, all'occorrenza anche mezzala, Mitchell Van Bergen del Vitesse Arnhem già 13 presenze, 4 assist ed 1 gol, a 17 anni e 4 mesi, nell’Eredivisie. Al centro, in posizione di regista, il mediano del Bayer Leverkusen Kai Havertz il quale, dopo un avvio di stagione tutta con l’Under 19 delle “aspirine”, si è guadagnato 456 minuti di gioco complessivi con addirittura 4 gare da titolare contro Darmstadt, Bayern Monaco, Colonia e Friburgo. A chiudere, sul centro-destra, troveremmo il mediano austriaco del sorprendente Altach di Martin Scherb (primo a +2 sui Red Bull di Salisburgo), Valentino Muller con 3 presenze e 200mila euro di valutazione sul mercato.
Romero-Isak-Leko un attacco da 5.4 milioni di euro
Davanti, un attacco di promesse davvero molto ma molto interessante. Un tridente offensivo composto da ragazzi che hanno avuto già modo di confrontarsi, con ottimi risultati, con il calcio che conta nei rispettivi tornei nazionali. A destra, un po’ defilato rispetto alla sua posizione ideale di punta centrale, troveremmo l’attaccante argentino del Velez Sarsfield Maxi Romero (3 reti in 22 gare in Primera Division) il quale, appena pochi mesi fa era stato vicino all’arrivo all’Arsenal per 6 milioni di euro, prima di subire un infortunio al ginocchio che ha messo in stand-by la trattativa. Sulla destra, l’inglese di origini congolesi Jonathan Leko del West Bromwich Albion (2 assist in 11 gare di Premier League) e, di punta, l’erede di Ibrahimovic, Alexander Isak dell’Aik Solna autore, coi suoi 190 centimetri e le sue movenze alla Zlatan, di 13 segnature in appena 29 presenze in maglia Aik. Gol che hanno attirato, in breve tempo, le attenzioni di mezza Europa con, in prima fila, Arsenal, Liverpool ma anche Napoli e Juventus. Insomma, parafrasando le predette serie tv, questa “classe di ferro” con molta probabilità “sarà famosa”.