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La bomba di calciomercato dalla Spagna, il Real Madrid ha il sì di Dybala

Il ritardo nelle operazioni di rinnovo con la Juve lascia uno spiraglio al presidente Perez, che sogna un tridente con la Joya, CR7 e Bale. I bianconeri offrono all’ex rosanero 5 milioni a stagione, lui vorrebbe lo stesso trattamento economico di Higuain (7.5 a stagione).
A cura di Maurizio De Santis
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Cristiano Ronaldo, Gareth Bale e Paulo Dybala. E' il tridente che il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, ha in mente per la squadra del futuro. "Ha il sì del calciatore", titolano oggi a caratteri cubitali i giornali spagnoli (Mundo Deportivo) certi che la Joya – in un tempo non tanto lontano – vestirà la ‘camiseta blanca'. Un tormentone alimentato dal rallentamento registrato nella trattativa per il rinnovo del contratto tra l'argentino e la Juventus (quello attuale scade nel 2020): da un lato c'è la società che propone un prolungamento di un anno e un ingaggio quasi raddoppiato (da 3 milioni a 5.5 a stagione); dall'altro ci sono il calciatore e il suo entourage che non gradirebbero la sproporzione di trattamento con Higuain che in bianconero percepisce 7.5 milioni all'anno.

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Dybala vuole realmente lasciare la Juve? Azzardato dire di sì, perché mai finora s'è pronunciato al riguardo e da parte della ‘vecchia signora' non c'è alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire una pedina così importante, per giunta diretta verso una concorrente sul palcoscenico europeo. E' anche per questa ragione che arrivare a un'intesa con l'ex rosanero 23enne, sancendola anche con l'ausilio di una clausola risolutiva molto alta, equivarrebbe a dare un segnale molto forte agli altri top club del panorama europeo.

Dybala ha detto sì al Real Madrid? Anche questo è azzardato, ma che il giocatore possa prendere in considerazione l'opportunità di volare in Spagna non è così improbabile. Sa che c'è un contratto che lo vincola ai bianconeri ma sa anche che – come accaduto con Pogba – la volontà e i soldi possono cambiare scenario da un momento all'altro. Soprattutto se di fronte hai un massimo dirigente come Perez che ha provveduto a sondare in anticipo l'umore del giocatore la cui carriera potrebbe fare un altro salto di qualità dopo il passaggio dal Palermo alla Juve.

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