La bella vita dell’Italia a Mangaratiba

La seconda eliminazione consecutiva subita nella fase a gironi di un Mondiale ha fatto malissimo all’Italia e a tutto il calcio italiano. Prandelli e Abate dopo la sconfitta con l’Uruguay si sono immediatamente dimessi, Balotelli è finito rapidamente dietro la lavagna, perché l’allenatore e i senatori lo hanno indicato come il principale colpevole della disfatta, sbagliando. Perché a calcio si gioca in undici, e solo se hai Maradona puoi pensare di vincere con un solo giocatore. Adesso per far montare la rabbia dei tifosi e per far crogiolare maggiormente nel loro brodo gli azzurri e l’ex C.T. Prandelli si viene a sapere che i nostri avrebbero avuto uno stile di vita poco professionale nel ritiro di Mangaratiba.

Nonostante tutti i dipendenti del resort abbiano avuto il divieto di parlare con la stampa, un giornalista brasiliano sostiene di aver chiacchierato con un cameriere il quale gli avrebbe raccontato un po’ di cose poco edificanti. Secondo quest’uomo gli azzurri dopo aver svolto gli allenamenti si piazzavano sulla spiaggia, si stendevano sui lettini, prendevano il sole, non disdegnavano un drink e facevano pure qualche tuffo nell’oceano. Balotelli, naturalmente anche in questi racconti, è un protagonista. Perché sempre secondo questa gola profonda l’attaccante del Milan la sera in cui gli azzurri hanno cenato con l’ambasciatore italiano a Brasilia avrebbe avuto un violento alterco con un uomo che lo stava tampinando mentre SuperMario stava fumando una sigaretta.

Qualche altro cameriere o dipendente del resort nei prossimi giorni potrebbe far uscire ancora quale altro particolare sui divertimenti dei calciatori di Prandelli, ma queste polemiche comunque sono sterili. Perché l’Inghilterra, che per la prima volta dopo anni, ha deciso di non portare in Brasile le cosiddette Wags è stata eliminata al primo turno. E guardando al passato non si può non ricordare il meraviglioso clima che si viveva nella grande Olanda degli anni ’70. Cruyff e compagni in ritiro avevano mogli (o fidanzate) e bambini e così raggiunsero due finali Mondiali consecutivi. E la stessa Italia dell’82 di Bearzot non fece vita monacale in Spagna dove gli azzurri dell’epoca trascorrevano molte ore nella piscina dell’albergo.