L’ultima Balotellata: Brocchi sceglie Mauri e lui lascia il campo
Siparietto o nuovo caso Balotelli? La finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus lascia aperto un quesito che la società rossonera ha già smentito, anche se i dubbi restano e sembrano più che legittimi. Minuto numero tre del primo tempo supplementare: Mario Balotelli si sta scaldando, ma il tecnico Brocchi decide di far entrare José Mauri al posto di uno sfinito ed acciaccato Riccardo Montolivo. E qui casca l'asino…
Una decisione per nulla gradita all'attaccante dei Reds (in prestito in rossonero… ancora per poco): sarebbe stato in quel momento, stando alle ricostruzioni riportate dalla Gazzetta dello Sport, che il calciatore si sarebbe infuriato, lasciando il prato dell'Olimpico e fuggendo negli spogliatoi, per poi ricomparire dopo pochi minuti in panchina assieme ad un addetto stampa della società ed un altro calciatore. Ma il Milan ha smentito che possa trattarsi di un nuovo caso legato al comportamento di Balotelli, e solo dopo qualche la conclusione della partita ha fornito la versione ufficiale.
Il club minimizza: "Aveva un bisogno fisiologico"
"Poco prima della sostituzione di Josè Mauri per l'infortunato Montolivo, Balotelli è rientrato negli spogliatoi solo ed esclusivamente per espletare un suo bisogno fisiologico", ha chiarito la società rossonera. Ed il "mistero" potrebbe anche considerarsi risolto, se non fosse per le parole di Brocchi nel dopo-gara, che invece mantengono vivi i dubbi: "Mario aveva voglia di giocare, però c'erano due o tre ragazzi con i crampi, la gara è stata lunga e non potevo permettermi di bruciare un cambio con dei giocatori che avevano problemi", ha spiegato il tecnico rossonero, "e non potevo commettere errori".
Per la cronaca, Balotelli ha fatto poi il suo ingresso in campo al minuto 112, due minuti dopo la rete di Morata che ha prima sbloccato e poi deciso il match dell'Olimpico, lasciando il Milan fuori dall'Europa per il terzo anno consecutivo. E, forse, con una nuova grana Balotelli da risolvere. Ma questa volta non si faticherà più del dovuto: fine prestito, addio Mario. Ancora una volta.
