L’Uefa ha aperto un’indagine sulla banana lanciata dai croati a Balotelli

La Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della Federcalcio croata (HNS) per il lancio di razzi e petardi da parte dei tifosi e per la loro condotta, caratterizzata da canti e simboli a sfondo razzista, durante la partita, giocata giovedì scorso conto l’Italia a Poznan. L’indagine verte anche sulla banana che sarebbe stata lanciata in campo dai croati mentre Balotelli usciva dal campo. L’organo di controllo e disciplina dell’Uefa deciderà martedì 19 giugno.
Fischi all’inno – Le partite tra la nazionale italiana e alcuni paesi dell’ex Jugoslavia spesso non terminano mai al 90’. Nel 2002 a Trieste ci furono incidenti con i tifosi della Slovenia. A Genova, in un match di qualificazione a Euro 2012, Ivan ‘il terribile’ sospese l’incontro con la Serbia. Giovedì i tifosi della Croazia, che hanno fischiato l’inno di Mameli, si sono resi protagonisti di lancio di razzi e petardi, di canti e hanno esibito simboli a sfondo razzista. Inoltre hanno lanciato in campo una banana, sembra come gesto di scherno, nei confronti di Mario Balotelli, mentre l’attaccante del City veniva sostituito da Totò Di Natale.
Figc vigile – La Figc aveva inviato all’Uefa una lettura ufficiale in cui esprimeva ‘forte rammarico’ per i fischi all’inno di Mameli di alcuni gruppi di tifosi avversari, lasciando all’organismo che governa il calcio ‘ogni valutazione’ su quanto avvenuto in occasione delle partite con la Spagna e con la Croazia. La Uefa, che prima dell’inizio dell’europeo aveva annunciato una politica di ‘tollerenza zero’ verso razzismo e xenofobia, ha già multato la federcalcio croata dopo il match con l’Irlanda. Infatti per colpa del comportamento dei propri supporter la Croazia ha subito una multa di 25.000 euro.