L’Uefa celebra i portieri goleador: tra di loro anche Amelia e Schmeichel
Alberto Brignoli, portiere del Benevento, è solo l'ultimo di una lista di numeri uno che in passato hanno avuto la gioia di andare in gol. Se in Brasile resiste il mito di Rogerio Ceni (oggi allenatore del Fortaleza, ieri portiere goleador del San Paolo), in Europa sono almeno una decina coloro che hanno abbandonato i pali per trovare fortuna nell'area avversaria: tra di loro anche il nostro Marco Amelia.
L'ex Livorno conquistò infatti le prime pagine dei giornali nel novembre 2006, grazie al colpo di testa a due minuti dalla fine che permise agli amaranto di pareggiare 1-1 fuori casa contro l'FK Partizan nella fase a gironi di Coppa UEFA. Prima e dopo di lui, però, ci sono state anche altre grandi firme. Nel 1995, ad esempio, fu l'indimenticato Peter Schmeichel a svettare più in alto di tutti e trovare la zuccata vincente su corner di Giggs, nel primo turno di Coppa UEFA giocato dsl Manchester United contro il Rotor Volgograd.
I casi in Spagna e Germania
In Spagna ricordano molto bene Eloy Casals del Santa Coloma, in rete nel luglio 2014 nel secondo turno preliminare di Champions, e il portiere del Siviglia Andrés Palop che, dopo aver deviato in rete il corner di Dani Alves, ammise candidamente di aver imitato le finte che aveva visto fare ai compagni e di aver pensato ad un regalo divino quel pallone finito proprio sulla sua testa. "Un duello tra portieri è il massimo dell'emozione", era invece solito dichiarare il tedesco Hans-Jörg Butt.
L'ex Amburgo e Bayer Leverkusen era uno specialista dagli undici metri: una dote che gli ha permesso di chiudere la carriera con 26 reti in 387 gare di Bundesliga e tre centri in Champions League: uno di questi rifilato alla Juventus nella sfida con l'Amburgo finita 4-4 nel 2000. Oltre a loro, figurano anche Yuri Zhevnov del BATE Borisov, Vincent Enyeamam dell'Hapoel Tel-Aviv, Gilbert Bodart e Sinan Bolat dello Standard Liegi e l'ungherese Dimitar Ivankov del Levski Sofia.
