L’Olanda nel segno di Robben e Van Persie, gemelli diversi nel segno del gol
Arjen Robben e Robin Van Persie, un cognome da campione quasi omonimo del nome di un compagno con cui ha scritto una pagina indimenticabile per il calcio olandese. Due fenomeni uniti dalla nazionalità, divisi da destini sportivi diversi e da due personalità e modi di vivere il calcio quasi antitetici, ma accomunati dal talento cristallino in Nazionale che disegna traiettorie impensabili nel corso di una carriera che appare infinita. La stella del Bayern Monaco e il bomber del Manchester United hanno schiantato da soli la Spagna indomabile, quella del doppio titolo Mondiale ed Europeo conquistato tutti insieme, d'ingordigia, crogiolandosi in un tiki-taka oramai buono solo per le cartoline. Due eroi non per caso, che con le reti rifilate a Casillas hanno trascinato gli Orange ad un incredibile riscatto mondiale, umiliando con 5 reti chi nel 2010 li sconfisse in finale in Sud Africa. Entrando nella storia: sono gli unici due olandesi ad aver segnato in tre mondiali differenti: 2006, 2010 e 2014. Con quest'ultimo appena iniziato.
Robben, il vincitore giramondo – Arjen Robben ne ha fatta di strada dal Groningen dove ha mosso i primi passi mostrando a tutti da subito il proprio talento. Poi per lui, solamente momenti di gloria. Con la maglia del PSV dove assaggia per la prima volta i titoli nazionali che farà incetta sia in Inghilterra, in Spagna, in Germania. Con la maglia del Chelsea vince tutto in terra inglese e solo la consacrazione internazionale manca ad un ragazzo che sa usare destro e sinistro con la stessa naturalezza. Ci proverà a Madrid, sponda Real dove i successi saranno ancora nazionali fino ad approdare a Monaco di Baviera dove la consacrazione è totale nel modo più spettacolare: il triplete del 2013 tra campionato, coppa nazionale e la tanto sospirata Champions League.
Uomo dai gol decisivi – Robben, l'ex ragazzo di cristallo, non di Boemia, ma dai muscoli fragili che in Inghilterra subì tanti infortuni da condizionargli il cammino al Chelsea. Lo stesso che ogni volta che è caduto si è saputo rialzare, l'uomo dai gol decisivi, quello delle finali e delle reti che valgono una vittoria. La sua carriera non a caso è costellata da reti decisive. Nel 2009 apre le marcature, con un rigore, nella finale di Coppa di Germania vinta 4-0 sul Werder Brema, nel 2010 in semifinale segna la rete del vittorioso 1-0 della gara d'andata contro il Lione che vale per il Bayern la finale di Champions poi persa però 2-0 con l'Inter. Ai mondiali 2010 fu decisivo in semifinale contro l'Uruguay nel 3-2 che portò gli Orange di fronte alla Spagna. Nel 2011 il Bayern raggiunse la finale di Coppa di Germania, perdendo per 5-2 con il Borussia Dortmund, ma lui un gol lo segnò comunque come il 25 maggio 2013 quando decide, con una rete all'89º minuto, la finale di Champions League contro il Borussia Dortmund provando a ripetersi nel settembre 2013 con la doppietta al solito Borussia Dortmund nella finale di Supercoppa di Germania del 27 luglio, persa però per 4-2.
RVP, figlio adottivo d'Inghilterra – Figlio dell'Inghilterra del calcio che conta, invece Robin Van Persie, che in Premier ha costruito i suoi allori e la sua straordinaria carriera sportiva. Nato calcisticamente nel Feyenoord dove debutta a soli 17 anni e con cui vincerà l'unico alloro internazionale (la Coppa Uefa 2001-2002) RVP sbarca a Londra sponda Arsenal nel 2004 diventandone un mito e una bandiera per i successivi 8 anni in cui inanella una Community Shield e una Coppa d'Inghilterra. Talento purissimo, mancino naturale capace di giocare da esterno, da prima e seconda punta segna oltre 200 reti in 420 partite. Una macchina da gol che fa felice prima Arsene Wenger, poi passando al Manchester United, Alex Fergusson. Con i diavoli rossi, vince anche la Premier League.
Il miglior bomber Orange – Intanto, diventa sempre più un punto fermo della propria Nazionale dove i vari Ct che si alternano lo portano con loro nelle competizioni che più contano. Non è un caso se oggi RVP è il miglior marcatore di sempre, con 43 reti complessive, dopo aver messo in fila golaedor come Patrick Kluivert (40 gol) e davanti a Dennis Bergkamp (37) Faas Wilkes (35),Ruud van Nistelrooy (35) e Klaas-Jan Huntelaar (34).