L’Olanda di Van Marwijk: la delusione più grande di questi Europei di calcio
Olanda fuori dall'Eurozona? – Chissà cosa dira adesso tale Geert Wilders, politico olandese, che da settimane si batte per portare l'Olanda fuori dall'Euro? Robben e compagni, gli stanno anche risparmiando la fatica di organizzare un referendum. Ci stanno pensando da soli a portare la loro nazione fuori dall'Europa che conta. Peccato che nel calcio, contrariamente alla politica, per contare qualcosa, nell'Eurozona ci devi rimanere. Solo vincendo nel continente puoi mantenere un "rating" di un certo livello ed evitare la possibile recessione calcistica. Il problema, però, è che queste prime due gare in Polonia ed Ucraina, hanno dimostrato che gli Orange parlano una lingua diversa rispetto alla concorrenza e che non riescono ad uscire da una crisi, che li ha portati ad un passo da una clamorosa eliminazione. Ieri, nella gara contro la Germania, gli olandesi sono stati "annientati" dalla potenza di fuoco tedesca e da un super Mario Gomez. Un risultato che, ora, mette l'Olanda di fronte ad un'unica chance: battere il Portogallo, nell'ultimo match, e assistere alla vittoria della Germania contro la Danimarca. In questo caso, con tutte le squadre a 3 punti (tranne i tedeschi, ovviamente), conterebbe la classifica avulsa e le reti segnate/incassate. L'obiettivo, e la speranza olandese, è quello di sotterrare di gol i lusitani e augurarsi che il "titolo" tedesco continui a volare, facendo felici i connazionali di Angela Merkel.
Chi li ha visti? – In attesa della prossima gara decisiva, si apriranno (inevitabilmente) processi e dibattiti sul crollo della nazionale olandese nel mercato europeo.
Johan Cruijf, il picconatore – Preparare al meglio la sfida contro il Portogallo, sarà un'impresa. Servirà la "dote" di gol di Van Persie e Huntelaar, entrambi capocannonieri nei rispettivi campionati, ma soprattutto servirà tapparsi le orecchie ed evitare di ascoltare le critiche che arrivano dall'Olanda. In questo, purtroppo, tutto il mondo è paese. Le polemiche "mediatiche" potrebbero, infatti, risultare un'ulteriore fardello da portare sulle spalle negli ultimi 90 minuti. C'è chi, non aspetta altro per aprir bocca e sputare sentenze come, ad esempio, l'icona del calcio olandese Johan Cruijf che, dalle "pagine" del Telegraaf aveva attaccato l'allenatore ancor prima dell'esordio europeo. Una situazione difficile da affrontare e da capire, anche per lo psicologo chiamato in causa, nei giorni scorsi, dall'entourage olandese: “Se dovesse davvero venire – avrebbe dichiarato Sneijder – io mi metterei a dormire". Una "boutade"divertente come quella delle ganasce al pullman della Germania, anche se quì, in realtà, c'è poco da ridere. L'ironico Wesley, dopo la doppia sconfitta, è sul precipizio del burrone e basterebbe il vero Cristiano Ronaldo (non quello versione Luther Blissett, visto ieri pomeriggio contro la Danimarca) per dargli l'ultima spintarella verso il vuoto.