L’Italia si gioca contro la Slovenia, una qualificazione europea da 40 milioni di euro
Stasera la Nazionale italiana potrebbe strappare il passaggio ai prossimi Europei con largo anticipo battendo la Slovenia. Dopo la vittoria in Far Oer-Italia 0-1 col gol di Cassano, la qualificazione appare sempre più un proforma, delinenado un primo obiettivo raggiunto quasi con il minimo sforzo e – a tratti – giocando anche bene. Ma la cosa più importante, al di là di un risultato sportivo tutt'altro che scontato, è anche la boccata d'ossigeno che riceverà l'intera federazione dal punto di vista economico. Grazie all'eventuale successo azzurro, la Federcalcio si potrebbe ritrovare con ben 10 milioni di euro in tasca.
DIECI MILIONI GARANTITI – Non è una cifra straordinaria ma in un momento in cui il calcio italiano è indebitato e si è assisto ad un calciomercato fatto di sconti e giocatori low-cost, è tutto grasso che cola nelle casse del movimento. Otto milioni di euro infatti sono previsti dall'Uefa, cifra che viene versata alla Figc proprio nel caso di qualificazione alla fase finale dell'Europeo. Altri due milioni di euro arriveranno invece dai contratti che la federcalcio ha stipulato a suo tempo cn i mani sponsor della Nazionale. Attraverso loro, infatti, arriveranno altri soldi pattuiti quali ‘premio‘ per l'obiettivo minimo raggiunto. E questi soldi, con una qualificazione in tasca a Euro2012 di Polonia & Ucraina, potrebbero solamente essere i primi di una vistosa cascata sonante qualora si ottenesse il massimo risultato, cioè il trionfo continentale.
I CONTI IN TASCA ALLA NAZIONALE – L'Uefa ha infatti stabilito le cifre per le 16 squadre che arriveranno alle finali e anche per i passaggi di ogni singolo turno: 2 milioni di euro per chi arriva ai quarti di finale, 4 per le semifinaliste e 6,5 per chi invece riuscirà a conquistare l'Europeo. In totale ci sono virtualmente in palio 26 milioni di euro se l'Italia dovesse tornare da Kiev con il trofeo in pugno. Di certo, c'è intanto che la qualificazione garantirebbe anche i 2,6 milioni di euro in media a partita per ogni incontro della fase iniziale (il girone che prevede tre gare certe). Non da leccarsi le dita, ma se si aggiungono gli indotti automatici, il giochino si fa interessante: si aggiungano i diritti di vendita sui biglietti, le nuove sponsorizzazioni che arriveranno con l'inizio dell'Europeo, merchandisign e marketing del momento e – non ultimi – i diritti provenienti dalle televisioni. In totale, euro più euro meno – si arriverebbe attorno alla saporita cifra di 4-4,5 milioni di ero.
COSTI CONTENUTI, RICAVI PIU' ALTI – Se queste potrebbero essere le entrate, si dovranno peró valutare le ‘uscite‘ che la federazione dovrà sostenere e sono principalmente due: l'organizzazione della spedizione (che dovrebbe comunque essere ‘assorbita' da un accurato e preventivo lavoro sugli sponsor e investimenti pubblicitari che aiuteranno economicamente il ‘villaggio Italia' a sostenersi nel mese di permanenza dei due Paesi organizzatori, e i ‘gettoni' o ‘premi' da dare ai giocatori. E questa voce è quella che dovrà essere calcolata attentamente per non sprecare l'eventuale introito europeo. Anche in questo caso, le cifre sono giá pattuite e controfirmate. Si parla di 80 mila euro lordi a ciascun giocatore che avrà risposto a tutte le convocazioni delle 10 gare del girone. Un po' di meno di quanto non riuscirono a ‘strappare' nell'ultimo Mondiale – fallimentare – i giocatori che si accordarono attorno ai 90 milioni lordi.
VITTORIA EUROPEA, PLUSVALENZA ECONOMICA – La spesa finale della Federcalcio, tenendo conto della gestione delle convocazioni da parte di Prandelli (che – anche se nessuno lo ammetterà mai – verrà coadiuvato proprio dagli economisti della Federcalcio) sarà attorno ai due milioni di euro. Escluso resta l'eventuale ulteriore accordo tra giocatori e Federcalcio per i premi del 1° o 2° o 3° posto finale e per gli indennizzi che la Figc già paga alle società a giocatore per ogni convocazione azzurra (3.000euro). Riassumendo le cifre in tasca alla Figc ecco lo schema finale: entrate 38-40 milioni di euro, uscite 8-10milioni. Plusvalenza di una trentina di milioni, insomma. Non bruscolini…